Dieci anni di Brebemi: «Autostrada in crescita, che genera benefici per 1,2 mld di euro»

Presentati mercoledì 18 settembre a Palazzo Lombardia a Milano i risultati di una ricerca riguardante le ricadute dirette e indirette di A35 Brebemi-Aleatica a 10 anni dall’apertura al traffico.

Milano. Sono stati presentati mercoledì 18 settembre a Palazzo Lombardia a Milano i risultati di una ricerca riguardante le ricadute dirette e indirette di A35 Brebemi-Aleatica a 10 anni dall’apertura al traffico. Lo studio è stato elaborato da Agici, società di ricerca e consulenza riconosciuta a livello nazionale come riferimento in particolare nel settore delle infrastrutture. All’evento hanno partecipato, tra gli altri ,Claudia Maria Terzi, Assessore alle Infrastrutture e Opere Pubbliche Regione Lombardia; Barbara Mazzali, Assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda Regione Lombardia; David Díaz Almazán, Amministratore Delegato di Aleatica; Matteo Milanesi, Direttore Generale A35 Brebemi SpA e Cristiana Molin, Presidente CAL (Concessioni Autostradali Lombarde).

L’obiettivo dello Studio 2024 è stato quello di valutare l’evoluzione dei benefici generati dalla A35 Brebemi, con particolare attenzione agli sviluppi economici ambientali e sociali, tenendo conto degli eventi storici significativi di questo periodo. La prima autostrada italiana costruita in project financing grazie ad investimenti privati, a dieci anni dalla sua apertura e a quattro dall’entrata nel gruppo internazionale Aleatica (realtà globale leader nella gestione di infrastrutture nel settore trasporti, con una visione di mobilità intelligente, sicura e sostenibile), continua ad attrarre flussi di traffico di lunga percorrenza. Sempre più utenti autostradali privilegiano la qualità del servizio, scegliendo A35 grazie ai tempi di percorrenza certi, alla scorrevolezza del traffico, agli alti standard di sicurezza e comfort di guida con cui è stata costruita e per i quali si conferma tra le più moderne d’Europa. Inoltre l’autostrada ha decongestionato la viabilità ordinaria nei centri abitati della pianura.  In questi anni, la A35 è passata dai quasi 8.000 VTGM (Veicoli Teorici Giornalieri Medi) nel 2014 ai 26.000 del 2023 con un saldo di +220%, che si traduce in una crescita media annua del 16%.

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Nel periodo 2014-2023 la A35 ha generato importanti benefici diretti, di natura economica, sociale e ambientale dovuti all’utilizzo della stessa da parte degli utenti, stimabili in 1,2 miliardi di euro. In particolare, questi benefici riguardano diversi punti. La riduzione dei tempi di percorrenza rispetto alla viabilità ordinaria e al tratto della A4 di circa 2,9 milioni di ore/anno, con un beneficio totale pari a 820,1 milioni di euro. La riduzione del costo del trasporto (costi del carburante e operativi) pari, nel complesso, a 180 milioni di euro, grazie al risparmio dei costi e di oltre 8 milioni/anno di litri di carburante.

La riduzione delle emissioni inquinanti (PM10, NOX, ecc.), di quelle della CO2 e del rumore generano benefici ambientali nel complesso pari a oltre 165 milioni di euro. Ciò poiché la A35 libera dal traffico (soprattutto quello pesante) i comuni dell’area interessata garantendo la riduzione di oltre 96.000 tonnellate/anno di CO2 e circa 330 tonnellate/anno di emissioni inquinanti. In ambito ambientale va inoltre sottolineato anche l’impegno di Brebemi e Aleatica in atto nel circuito Arena del Futuro per lo studio dell’innovativa tecnologia di ricarica elettrica wireless (DWPT), che contribuirà senza dubbio ad accelerare il progresso dell’elettro-mobilità a livello mondiale.
Tra gli altri benefici anche la riduzione dell’incidentalità sulle strade extraurbane di circa 23 milioni di euro, grazie ai possibili incidenti/anno evitati, per il decongestionamento dovuto alla nuova infrastruttura.
Proiettando queste stime per i prossimi sette anni (2024-2030), ne derivano, nel complesso, benefici pari a 2,6 miliardi di euro.

I benefici indiretti per i territori legati alla presenza di A35 sono analizzati in una visione ampia, che osserva diversi aspetti caratterizzanti il tessuto sociale, economico e la qualità della vita. Uno degli impatti più rilevanti dell’avvento di A35 Brebemi è stato lo sviluppo delle attività produttive e logistiche lungo il suo percorso. Tra il 2014 e il 2024, sono stati registrati 84 nuovi insediamenti di grandi aziende italiane e multinazionali, tra cui nomi di spicco come Esselunga, DHL e Amazon (quasi 4.000 dipendenti in totale, solo in queste tre realtà), oltre a MD, Italtrans, Porsche e Bianchi. Questi insediamenti hanno interessato principalmente i settori della logistica, della manifattura e del chimico-farmaceutico. La distribuzione temporale degli insediamenti mostra un’accelerazione progressiva nel tempo, con 34 nuovi insediamenti solo tra il 2021 e il 2024.

La realizzazione di grandi poli produttivi e logistici ha avuto un effetto di stimolo per le attività imprenditoriali locali. Secondo i dati raccolti, nelle tre province interessate si è registrato un incremento occupazionale superiore al 6% rispetto ai livelli pre-apertura dell’autostrada (+ 50% rispetto al resto della Lombardia). Nel complesso, l’attrazione di nuove figure professionali qualificate e lo stimolo generale alle attività economiche ha portato a un aumento del reddito pro-capite delle persone del 19% nei territori limitrofi all’autostrada, a fronte di una media di +14% per le città di Milano, Brescia e Bergamo. L’ottima connessione stradale e lo sviluppo economico hanno poi contribuito a una crescita demografica di oltre il 2% nei territori interessati (i comuni più vicini all’autostrada hanno visto un incremento significativo della popolazione residente) e a un aumento del 9% del valore degli immobili residenziali. La nascita di nuovi insediamenti ha generato inoltre un aumento degli introiti monetari per le Amministrazioni Locali, grazie agli oneri compensativi legati alle nuove costruzioni e all’aumento del gettito della fiscalità generale.

 

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