Autostrada Valtrompia, Zobbio: «Garanzie per territorio su sprint e risorse, progetto Sp 19 tornerà utile»

Martedì mattina un nuovo Tavolo tecnico di monitoraggio delle infrastrutture della Valtrompia, alla presenza del commissario Eutimio Mucilli che ha relazionato agli Enti locali lo stato dell’arte dei cantieri.

Brescia. Si è svolto martedì mattina un nuovo Tavolo tecnico di monitoraggio delle infrastrutture della Valtrompia, alla presenza del commissario Eutimio Mucilli che ha relazionato agli Enti locali lo stato dell’arte dei cantieri. Presente in videocollegamento da Roma anche il Consigliere provinciale Giacomo Zobbio, delegato dalla Provincia di Brescia in materia di Bretella della Valtrompia, che ha partecipato per l’ultima volta non essendo candidato alle prossime elezioni provinciali.

«Il commissario ha fornito rassicurazioni importanti ai territori – dichiara Zobbio – per quanto riguarda lo sprint dei cantieri, in sinergia tra Anas e Salc, e l’impegno a reperire le risorse che saranno necessarie ai fini del completamento dell’opera. Sono garanzie fondamentali per il prosieguo dei lavori, sotto tutti i punti di vista. Nell’arco di un paio di mesi abbiamo appreso che si potrà avere maggiore consapevolezza dell’avanzamento dei lavori e anche questo è un fatto positivo per la nostra Valle, che attende quest’opera da tempo».

«A nome della Provincia – prosegue il consigliere – ho aggiornato il tavolo sul cosiddetto «progetto Zobbio» di raddoppio della Sp 19, che prevede l’interconnessione tra la Valtrompia e la Franciacorta in vista del completamento della bretella autostradale. Un’opera di prospettiva nell’interesse dei cittadini e per una viabilità scorrevole, che sono certo sarà utile in futuro. Ho inoltre rassicurato il Tavolo dell’interesse diretto da parte del presidente Moraschini su questo fronte. Io ritengo doveroso rispettare il mio mandato lavorando fino all’ultimo giorno, ma posso assicurare che per la Provincia di Brescia l’autostrada della Valtrompia è e resterà sempre un’opera prioritaria» conclude Zobbio, salutando il Tavolo.

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