Desenzano, presidio per Imad

(red.) In occasione del quarantesimo giorno dalla morte del giovane marocchino di 19 anni, Imad El Kaalouli, ucciso a Desenzano (Brescia) al termine di una lite con il titolare del ristorante “Il Gattopardo” per il quale il ragazzo lavorava come cameriere, l’associazione “Diritti per tutti” ha fissato un momento “di ricordo e di protesta”.
L’assassinio del 19enne, per gli antirazzisti “è il prodotto di una logica razzista e padronale che considera gli immigrati  come schiavi, come forza-lavoro senza diritti”.
“Questo gravissimo atto di violenza”, afferma l’associazione, “è figlio della xenofobia e del clima di caccia all’immigrato che il governo e  la Lega Nord hanno costruito per distogliere l’attenzione dai veri problemi sociali rappresentati dalla crisi, dalla mancanza di lavoro e di reddito, dalla precarietà, dai tagli ai servizi sociali come scuola e sanità e dalla nuova stangata economica”.
L’iniziativa è promossa per chiedere “giustizia” e il rispetto della “dignità di ogni lavoratore e lavoratrice” e “che siano affermati i diritti di tutti”.
La manifestazione in ricordo di Imad si tiene domenica 7 agosto alle 18 in piazza Malvezzi a Desenzano, dove si svolge un “presidio di solidarietà con la famiglia, per ricordare Imad e per dire ‘no’ alla violenza razzista”.
L’iniziativa è promossa dalla comunità marocchina di Brescia e provincia e dall’Associazione “Diritti per tutti”.

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