39 lavoratrici di Roncadelle Operations perderanno il posto

Ne danno notizia i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil. "Con la fine di cassa integrazione e contratto di solidarietà, l'azienda riduce il personale e sposta le risorse sulla Ricerca".

Roncadelle Operations licenziamento collettivo

Roncadelle. Un inizio di anno terribile per 39 lavoratrici della Roncadelle Operations, che il 5 gennaio hanno ricevuto la notizia di un licenziamento collettivo. A darne notizia sono i sindacati Filctem Cgil Brescia, Femca Cisl e Uiltec Uil.
Roncadelle Operations è una s.r.l. è nata con la reindustrializzazione di Invatec Medtronic. Quando a giugno 2018 la multinazionale aveva annunciato la chiusura dei siti produttivi di Roncadelle e Torbole era nato un tavolo al Ministero dello sviluppo economico: dal 1 febbraio 2021 la Roncadelle Operation aveva acquisito tutti i 201 dipendenti.
L’obbiettivo della nuova società era la reidustrializzazione attraverso 60 milioni di investimento, gli stabilimenti avrebbero dovuto produrre un nuovo tipo di siringhe monouso con ago retrattile.

“Il progetto di reindustrializzazione non ha funzionato: ha subito fermi, cambi di programma e di brevetto, rallentamenti nel periodo Covid, mancanza di materie prime e modifiche del piano industriale”, hanno commentato i sindacati. “Negli anni abbiamo utilizzato gli ammortizzatori sociali per affrontare questa situazione: prima la Cassa integrazione, da luglio 2022 il contratto di solidarietà“.
Gli esuberi dichiarati allora erano 130, sono state adottati diversi incentivi alla mobilità volontaria e politiche di outplacement. “Tutte le uscite del personale avvenute fino ad oggi sono state volontarie, le lavoratrici hanno trovato altre occupazioni individualmente. Le iniziative di outplacement hanno prodotto risultati pari a zero!“, proseguono i tre sindacati. “Il confronto era aperto da mesi. Ora, finita la solidarietà e a fronte del fallimento del progetto, l’azienda dichiara la riduzione del personale e indirizza le risorse alla Ricerca e sviluppo”.

Oggi sono impiegati nello stabilimento 72 persone: 39 saranno licenziate finito il contratto di solidarietà. Secondo i sindacati, a restare sarà il reparto della ricerca e un uso massiccio dell’automazione, qualora arrivino gli ordini.
Sono passati più di 5 anni e mezzo da quando Invatec Medtronic annunciò la chiusura, ma fino a questo mese nessun licenziamento era stato attivato.
“Le assemblee in questi giorni denunciano rabbia, sofferenza e preoccupazione. Ci avevamo sperato. Alla fine a pagare sono sempre le lavoratrici“, chiosano le sindacaliste. “Oltre al fallimento del progetto, resta la denuncia per l’assenza di una politica industriale nel territorio e, soprattutto, la difficoltà enorme di ricollocazione della forza lavoro femminile non più giovane“.

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