Evasione e sfruttamento nella logistica: «Perché nessuno indaga su Poste?»

Secondo il "Movimento Lottiamo Insieme" l'azienda avrebbe costretto centinaia di lavoratrici e lavoratori precari ad accettare straordinari non pagati.

Italia. Le lavoratrici e i lavoratori precari del Movimento Lottiamo Insieme hanno diffuso una nota indirizzata alle segreterie nazionali dei sindacati Cisl, Cgil, Uil, Confsal, Failp e Ugl aderenti al contratto collettivo nazionale del Gruppo Poste Italiane.
Il documento critica duramente l’atteggiamento dei sei sindacati nei confronti dell’azienda, accusata di avere indotto centinaia di giovani lavoratrici e lavoratori a prolungare l’orario di lavoro senza corrispondere gli straordinari svolti, pena la mancata proroga del contratto a termine. Compensi che ammonterebbero, secondo i casi raccolti da Lottiamo Insieme, fino a 1.500 euro netti a persona.
“E’ un’offesa alla dignità dei lavoratori”, hanno dichiarato dal Movimento. “Solo negli ultimi 7 anni sono stati oltre 90mila i precari entrati in servizio”. Questa circostanza sarebbe “ben nota» ai piani alti dei sindacati, rei di aver “tollerato la cattiva condotta aziendale, danneggiando così anche l’immagine delle rappresentanze territoriali che si battono davvero per i diritti dei lavoratori”.

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