Lettere al direttore

Restituire a Brescia il Museo di scienze naturali – Paolo Fontana e Flavio Bonardi

I musei scientifici contengono veri e propri cimeli che ricordano grandi scoperte e formulazioni di importanti teorie, contribuendo a dare loro concretezza attraverso una testimonianza materiale. Inoltre, non va dimenticato il ruolo primario dei musei naturalistici, che è quello di veri e propri archivi della biodiversità.
In tutto questo, oggi nella nostra città, non abbiamo la possibilità di mostrare tali reperti o archivi, perché il Museo di scienze naturali non può essere utilizzato.

Brescia ha già perso la possibilità di mostrare il nostro Museo durante l’anno della Cultura, ma ora bisogna muoversi velocemente per trovare una soluzione studiando ipotesi, progetti, attività. Bisogna far ripartire il Museo di scienze naturali.
Con la giunta Del Bono si parlava di inaugurazione del nuovo Museo nel 2026… ma per ora tutto tace.
Oggi più che mai necessitiamo di dare testimonianza diretta, soprattutto alle nuove generazioni, di quello che è stato il passato e la storia scientifica del mondo e del nostro territorio bresciano.
E’ impensabile che non si possa trovare una soluzione tale da consentire e consentirci di vivere il nostro Museo di Scienze.

Riteniamo sia necessario, se non indispensabile, iniziare immediatamente un lavoro nelle commissioni comunali competenti coinvolgendo le associazioni, per dar vita ad un tavolo di lavoro sul futuro del Museo.
Auspichiamo si possa immaginare di abbattere e ricostruire ex novo l’edificio di Via Ozanam, valutando anche una nuova posizione, guardando a quanto accade nel resto d’Italia e d’Europa. Occorre avere il coraggio di pensare in grande, immaginare un Museo che non sia realizzato tanto perché deve essere fatto, ma che possa essere un punto d’attrazione, anche per la sua bellezza estetica.

Il Muse di Trento è un esempio di questa progettualità, che mira a offrire un servizio importante ma che allo stesso tempo è fruito come luogo della città.
All’interno del nostro Museo vi sono testimonianze della storia scientifica e naturalistica che possono e che devono essere valorizzate nel giusto modo.
Certo, il nodo centrale è il tema dei costi, ma il Comune di Brescia, con un avanzo di 109 milioni di euro nel 2023, può sicuramente identificare delle risorse per un piano di fattibilità. Il progetto, che potrebbe essere completato nel giro dei prossimi anni, potrebbe beneficiare anche di bandi europei.

Riteniamo che oggi più che mai l’Amministrazione Comunale debba farsi portatrice di un progetto che restituisca il giusto spazio alle collezioni, ma che possa essere vissuto anche da scuole, famiglie, universitari e turisti. In questo modo il Museo di scienze naturali di Brescia potrà essere fulcro di attività e di esperimenti interattivi, volti a renderlo un luogo di crescita e di eccellenza scientifica.

Distinti saluti,

 

Flavio Bonardi, coordinatore cittadino di FI
Paolo Fontana, capogruppo FI

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