Lettere al direttore

«Ius scholae: onorevole Giorgia Meloni, ascolti la voce dei bambini»

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On. Giorgia Meloni, ho ancora nel mio cuore le parole del Cardinale Tonini, in merito ai problemi dell’immigrazione. Era il 1995 nella Chiesa di Roccafranca (Brescia).
Cortese On. Giorgia, voglio raccontarLe l’emozione che ogni mattina provo vedendo dalle vie del centro storico, e dei quartieri gruppetti di bambini con i loro zainetti pieni di cultura con sguardo fiero avviarsi verso la casa della scuola. E tutte le volte mi giro e guardo con nostalgia i bambini che attendono l’entrata e, Le confido On. Meloni che tutte le volte mi viene un magone. Mentre li osservo noto che gli stranieri sono molto di più e quello è il nostro futuro che è il simbolo dell’integrazione. Secondo le previsioni, nel 2050 gli scolari stranieri saranno la maggioranza, allora sono andato a guardare nel nostro presente per capire il nostro futuro. On. Meloni, si fermi e ascolti le voci dei bambini (la stessa dove studiarono molti miei nostri concittadini meridionali), oggi con la più alta densità di allievi extracomunitari della mia Città, che da sempre ha accolto le grandi ondate migratorie, con l’aiuto della comunità, insegna a tutti coloro che temono la diversità e  il confronto, è un modello di integrazione vera, dove  i bambini si sentono italiani, con regole uguali per tutti, disciplinatissimi nei loro grembiulini senza fiocco, ma con un senso molto alto del rispetto, dell’educazione. A guardare con quale entusiasmo questi piccoli vanno dentro questa scuola sembra tutto facile, sono convinto che le lezioni sono altamente partecipative e coinvolgenti, quella di musica offre  la possibilità di conoscere sonorità diverse, percussione e ritmi africani, danze di altre nazioni e loro mano nella mano, con colori di pelle che si mescolano, giocano e imparano nel confronto, e sognano di fare, l’avvocato, il calciatore, l’attrice, la parrucchiera, pallavolista, anche arrivare quarte nelle Olimpiadi, artigiana/o e la maestra/o. Alla domanda cosa è l’Italia rispondono: pace, bandiera, Brescia, stivale e casa! Questa e queste scuola gli ha regalato-donato un’identità. Un piccolo miracolo, una scuola con le capacità di mettere insieme mondi diversi. Auspico che chiunque nasca nel nostro territorio abbia diritto alla Cittadinanza Italiana. Il Cardinale Tonini, non smise mai di combattere in prima linea dal lato dell’integrazione nell’avere noi l’ardimento dell’ospitalità-nuovi cittadini/e per i giorni futuri.
Celso Vassalini

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