Brescia, Fondazione Mille Miglia ancora in sospeso

A sollecitare l'amministrazione comunale a decidere sull'ente che dovrebbe tutelare maggiormente il marchio della "corsa più bella del mondo" il presidente di Aci, Aldo Bonomi.

Brescia. Che fine ha fatto la Fondazione Mille Miglia, ente che, nelle intenzioni del suo ideatore, Aldo Bonomi, presidente di Aci Brescia, imprenditore ed ex numero uno del Lumezzane Calcio, avrebbe dovuto prendere le redini della Mille Miglia, “la corsa più bella del mondo, secondo le parole di Enzo Ferrari?.
In base al progetto, la Fondazione dovrebbe essere costituita da diversi enti: il Comune e la Provincia di Brescia, il museo Mille Miglia, la Camera di Commercio, la Regione e l’Aci. Un progetto finalizzato a mantenere la paternità ed il marchio della gara di auto storiche, da sempre orgaoglio del territorio e, attualmente, di proprietà di Automobile Club d’Italia.

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Secondo Bonomi, come riferisce Bresciaoggi, si tratterebbe di «inerzia» da parte del Comune di Brescia, proprietario dell’immobile in via Sant’Eufemia. Il protocollo d’intesa della Fondazione è già stato abbozzato in questi ultimi due mesi.
Tra chi ha dato il suo sì convinto Palazzo Broletto, così come il Direttivo del Museo Mille Miglia (l’assemblea, invece, non si è ancora espressa).
Ma, secondo Bonomi, manca ancora Palazzo Loggia, senza il quale non se ne farebbe nulla: l’amministrazione comunale, infatti, dovrebbe conferire il Museo alla Fondazione così da poter avviare le attività. Cedere qualcosa per ottenerene un vantaggio maggiore, secondo il presidente Aci, a beneficio di Brescia.
Per il momento la sindaca Laura Castelletti non si è espressa, in attesa di un incontro, fissato a breve, con Bonomi, per discutere la situazione.

 

 

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