Adunata degli alpini 2026: “Al 70% si farà a Brescia”

A dichiararlo alcuni consiglieri dell'Ana, l'Associazione nazionale alpini. Mercoledì la sindaca Castelletti ha visto a Palazzo Loggia i rappresentanti provinciali, l'incontro lascia ben sperare.

Brescia. C’è ottimismo in Comune sull’adunata degli Alpini del 2026, per la quale Brescia si è candidata da tempo. Mercoledì la sindaca Castelletti ha incontrato a Palazzo Loggia i presidenti delle 3 sezioni bresciane dell’Ana (Associazione nazionale alpini): Ciro Ballardini per la Valcamonica, Sergio Poinelli per Salò e Monte Suello ed Enzo Rizzi per Brescia.
La candidatura della nostra città è supportata sia dalla Provincia che dalla Regione, ma l’adunata è contesa anche da Genova e Matera. Come detto però non manca l’ottimismo, soprattutto dopo che alcuni consiglieri nazionali dell’Ana hanno lasciato trapelare che le possibilità che venga scelta Brescia si aggirano intorno al 70%.
La notizia della candidatura è stata accolta con entusiasmo da alcuni, con indifferenza o persino scetticismo da altri. Come in molte altre città si è discusso dei temi delle molestie, dell’abuso di alcool e degli atteggiamenti inopportuni, spesso associati all’arrivo improvviso di migliaia di uomini per i festeggiamenti.
La decisione finale verrà presa il 19 ottobre a Montichiari, al termine della riunione nazionale dell’Associazione. Qualora fosse scelta, la Leonessa tornerebbe ad ospitare l’adunata a ben 26 anni da quella sezionale del 2000.

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