Brescia, la Giunta Castelletti compie un anno: bilancio e sfide per il mandato

La sindaca di Brescia ha tracciato il piano dei progetti realizzati e di quelli in fase di conclusione, non escludendo una sua ricandidatura alla fine del quinquennio.

Brescia. Ad un anno dall’insediamento della nuova Giunta, la sindaca Laura Cstelletti ha tracciato il bilancio questi 12 mesi di attività, lanciando già, implicitamente, la sfida per le prossime elezioni a cui non esclude di partecipare, se, come ha detto, per realizzare gli impegni del suo programma elettorale servono almeno 10 anni.
Tra gli impegni realizzati, in una delle sfide più delicate e importanti, quella ambientale, l’affidamento dell’impianto di captazione ad A2A e la gara per la bonifica del sito industriale Caffaro, le bonifiche dei parchi Parenzo Nord e Sud, la piantumazione di 14.500 alberi, il frutteto urbano e il giardino delle api, con l’obbiettivo di accedere all’European green capital del 2026.

Per quanto riguarda il sociale, la ingarbugliata questione dell’ex Tintoretto, risolta con la rimodulazione del progetto iniziale per la realizzazione di 69 appartamenti a Sanpolino, e la riconferma della sede della Polgai a Brescia.
Disappunto, invece, la prima cittadina lo ha espresso per il ritardo dei lavori al teatro Borsoni e al consultorio.
Sul tema della mobilità e dei trasporti, in riferimento al potenziamento della linea della metropolitana verso la Valtrompia, Castelletti ha rintuzzato le critiche del capogruppo del centrodestra in Loggia, Fabio Rolfi, sottolineando come tale richiesta averebbe dovuto essere formulata quando il consigliere era assessore in Regione, spingendo sul tema del potenziamento della linea Brescia-Iseo-Edolo e chiedendo un maggiore sforzo economico al Pirellone.

Tra le sfide per il 2024 la sindaca ha indicato quella della costruzione (con una parte di fondi Pnrr) del campo d’atletica indoor e della casa della ginnastica artistica a Sanpolino, la trasformazione della ex caserma Papa in sede delle Dogane, Motorizzazione e Guardia di Finanza, mentre ha annunciato che mancano le risorse per realizzare per il nuovo museo di Scienze Naturali (per il quale occorrerebbero 40 milioni di euro, allo stato attuale non reperibili) ed il Musil.
Prioritariamente Castelletti vorrebbe, piuttosto, il completamento dell’area archeologica e del teatro romano.
Per quanto concerne poi lo stadio Rigamonti, il Comune vuole inserirlo nel piano delle alienazioni, senza tuttavia trascurare la possibilità offerta dalla legge stadi che dovrebbe agevolare e semplificare le società italiane nei procedimenti per realizzare i nuovi impianti.

Per quanto concerne la società San Filippo, più volta finita nel mirino dell’opposizione che ne contesta il bilancio in rosso e le modalità di conferimento degli incarichi, Castelletti ha annunciato novità tra cui, a breve, la presentazione del nuovo piano di ristrutturazione degli impianti e delle palestre ed un aumento delle tariffe, ferme da 10 anni.

Un tema caldo sui cui Castelletti ha espresso la propria posizione è quello della sicurezza in città. La sindaca crede che il fenomeno delle baby gang e della violenza minorile non possa essere affrontato solamente con strumenti repressivi come il Daspo cittadino, ma attraverso il contatto diretto con i giovanissimi (spesso di seconda generazione) per i quali sono stati messi in cantiere diversi interventi di carattere educativo.
Secondo Castelletti il tema del Daspo urbano (a cui la stessa è favorevole, ma non lo è parte della sua maggioranza) è trattato in modo prettamente ideologico dal centrodestra.
Castelletti ha voluto rimarcare che, su alcuni temi, la maggioranza si è espressa in modo non compatto, ma questo, per la sindaca, è segno di dialettica e di confronto (il riferimento è alla Tari sul verde e alla definizione di antisemitismo). Nessun rimpasto di giunta in vista, quindi, per la sindaca che farà un bilancio a metà mandato.

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