Brescia, passa il Daspo Urbano. Il centrodestra: «Una nostra vittoria»

Il Consiglio comunale inserisce la misura repressiva nel nuovo Regolamento di Polizia Urbana, ma senza un voto unanime della maggioranza. Rolfi: «Determinante il nostro voto».

Brescia. Il Daspo entra ufficialmente nel regolamento di Polizia Urbana.
Il provvedimento è passato al vaglio del Consiglio comunale di Brescia, ottenendo il via libera anche dall’opposizione.
Approvate dunque le modifiche al Regolamento che non veniva “toccato” dal 2009 (Giunta Paroli-Rolfi).
Il centrodestra ha rivendicato la paternità del dispositivo che prevede l’allontanamento dagli spazi pubblici di chi compromette la sicurezza urbana.
Del resto, la Giunta guidata da Laura Castelletti non è arrivata al voto in modo compatto: la misura, infatti, non piaceva a tutti i consiglieri della maggioranza ed il “rischio” era che il provvedimento venisse bocciato, senza l’appoggio del centrodestra, nonostante le sollecitazioni del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza. A votare contro i consiglieri Gastaldi e Catalano, mentre Curcio (Pd) si è astenuto, spiegando il proprio scetticismo.
Il centrosinistra non ha mai amato il provvedimento che è, nella sostanza, una misura repressiva e, nella presentazione, ne ha rimarcato più volte l’aspetto “sociale”, quasi a voler attutire l’aspetto punitivo.
L’ex candidato sindaco del centrodestra, Fabio Rolfi, ascrive il merito dell’introduzione del Daspo all’opposizione: «Approvato dalla commissione sicurezza del comune di Brescia grazie al voto determinante del centrodestra. Una nostra battaglia, una nostra vittoria», afferma sulla propria pagina social.

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