Alto Garda, semafori in tilt: danno a turismo

Da domenica 10 fino a giovedì i dispositivi luminosi sulla galleria Gargnano-Limone hanno creato traffico e disagi. Consorzio: questi turisti non tornano.

(red.) E’ successo di nuovo, sull’alto lago di Garda bresciano, tra Gargnano e Limone. I “semafori intelligenti” sabato 9 e domenica 10 luglio sono andati in tilt creando chilometri di code e sotto il sole cocente, con temperature da capogiro. La zona è sempre quella della galleria a Gargnano dove l’Anas, gestore della strada Gardesana, ha fatto piazzare i dispositivi luminosi per evitare l’ingorgo tra mezzi pesanti. In pratica, nel momento in cui da un punto e dall’altro del tunnel arrivano in senso contrario un camion o un pullman, uno dei due si ferma al semaforo e l’altro prosegue la corsa.
Ma nell’ultimo fine settimana e fino a giovedì 14 luglio non è stato così. In pratica, la durata del semaforo rosso è stata di 4 minuti e quella del verde di soli 30 secondi. Evidentemente qualcosa non è andato, tanto che centinaia di auto hanno impiegato quasi un’ora per percorrere 3 chilometri. Una situazione che ha spinto gli agenti della polizia locale a intervenire per gestire la viabilità, mentre i tecnici dell’Anas hanno messo mano al problema giovedì. Sembra che il maltempo e i temporali abbiano mandato in corto circuito il sistema.
Ma non si valuta il danno che è già stato fatto. Nel fine settimana trascorso, infatti, molte auto di turisti stranieri che provenivano da nord verso il Garda hanno fatto marcia indietro dopo aver notato i grossi disagi. Con il rischio concreto che non tornino più, nemmeno nelle parti più basse del lago. Tanto che il consorzio turistico Garda Lombardia parla di un “grave danno di immagine, perché queste persone non torneranno più e ci saranno ripercussioni”. Quindi, si chiede ai comuni della zona di picchiare i pugni sul tavolo per chiedere una soluzione.