Arpa Lombardia, la nomina di Lo Palo non piace a Brescia

Contestata da 14 associazioni ambientaliste bresciane la nomina della già candidata alle regionali, "caldeggiata" da Formigoni. Gli ambientalisti annunciano battaglia "nelle sedi opportune".

Brescia. Contestata da 14 associazioni ambientaliste bresciane la nomina di Lucia Lo Palo alla presidenza di Arpa Lombardia.
«Regione Lombardia ha “toppato” ancora- scrive Laura Corsini, del Comitato Cittadini Calcinato, portavoce di Ambiente Futuro Lombardia, La Collina dei Castagni, Comitato La Roccia, Comitato Ambiente Città di Brescia, Cittadini Sotto Inceneritore, Visano Respira, SOS Terra Montichiari, Comitato Salute e Ambiente Calvisano, Comitato Cittadini Quinzano, Comitato Cittadini Calvagese della Riviera, Comitato Cittadini, Legnano, Comitato Cittadini Opera, Laboratorio Ambiente ed Eco Rete – Rete Ecologica Lombardia. – Ricordiamo come «Fontana a Brescia, durante la campagna elettorale durante un un comizio: “i cittadini vanno messi al primo posto” , ma, anche stavolta, come in un film già visto, le parole sono state “parole al vento”».

«Purtroppo, la data dell’8 agosto, per gli ambientalisti non è una data fortunata. Perché? Esattamente 20 anni fa, proprio l’8 agosto 2003 la Giunta Formigoni, con l’allora assessore all’ambiente, il bresciano Nicoli Cristiani, aveva dato l’ok di Regione alla Costruzione della Centrale di Offlaga, pensando che i cittadini fossero tutti in vacanza. Ma fecero un enorme sbaglio perché l’opposizione dei cittadini, uniti, capitanati dal duo Lascialfari / Favalli in unione, e lo ripetiamo volutamente, in unione ai famosi “48 Sindaci contro la centrale di Offlaga” di ogni colore politico, capitanati da Fausto Gardoni, fecero in modo di fare “affossare” una centrale assolutamente inutile. Non dimenticando che il progetto prevedeva ben 4 centrali (Offlaga, Mairano, Borgo San Giacomo e Calvisano). Ed oggi la quaestio si ripete sotto altra forma» continuano le associazioni.

«Esattamente 20 anni dopo, la Giunta di Regione Lombardia, capitanata da Attilio Fontana con assessore all’ambiente, il bresciano Maione, ha nominato alla presidenza di Arpa la Sig. Lucia Lo Palo (in quota FdI, ndr.), peraltro, come da fonte di “La Repubblica” di oggi, sostenuta e caldeggiata dall’ex Presidente Roberto Formigoni. E qui ci corre l’obbligo chiedere: “ma Formigoni ha ancora tutto questo potere in Lombardia”? Vista dove è caduta la scelta, probabilmente si. Ma, il nome della candidata, alla quale esprimiamo il nostro augurio di buon lavoro, era già stato fatto ancora prima della chiusura del bando, fissato al 1° giugno 2023».

«Difatti- continuano le associazioni bresciane –  sempre da fonte “La Repubblica”, in data 31 maggio 2023 in un articolo davano già per candidata “in pectore” la stessa Sig.ra Lo Palo. E allora ci chiediamo: a cosa serve fare i bandi, per far credere ai cittadini di contare, quando poi il nome lo decide sempre la politica? Fra i nominativi del bando, regolarmente seguita la procedura di ammissione, dai proponenti, vi era per esempio una cittadina proposta da 587 firme raccolte in meno di 5 giorni, quali spiegazioni verranno date dalla Giunta a questi cittadini? Ma perché il modus operandi deve sempre essere “il favore a quello o a quell’altro”? Ma poi, perché non scegliere in base alle competenze (determinate sulla base di esperienze, soprattutto in ambito ambientale), anziché solo per logiche politiche? Ma, ci chiediamo anche, perché, chi non ha esperienza nell’ambito assegnato dalla politica, non ha il coraggio di fare un passo indietro e, quindi, non accettare? In Italia abbiamo politici fra cui, anche bresciani, che da almeno 30 anni sono rappresentanti dei cittadini, anche, se troppo spesso, quando chiamati per necessità, sempre in campo ambientale, fanno “orecchie da mercanti”» è l’affondo degli ambientalisti e dei comitati.

«Francamente – continua la nota degli ambientalisti – avevamo pensato, visto anche quanto dichiarato, che Regione Lombardia uscisse finalmente da queste logiche, ma, ancora una volta, dobbiamo ricrederci. Abbiamo lottato fino all’ultimo. E’ di ieri l’ultima Pec inviata a tutta la Giunta chiedendo di soprassedere dal prendere oggi, decisioni affrettate, informando di ciò anche la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni».
E viene annunciata una battaglia nella quale «faremo sentire, come sempre la nostra voce e il nostro dissenso, perché noi da più di 20 anni chiediamo alle istituzioni un “cambio di passo” davanti a scelte ambientali urgenti e necessarie».

«Ricordiamo poi, che Arpa è fra gli enti decisori per nuovi impianti anche impattanti sul territorio. Ben sappiamo quanto sia importante la dirigenza, per vigilare sulle procedure e dare indicazioni, e forse, andrebbe dato anche qualche no» viene puntualizzato.
«Sarà nostra cura- concludono i comitati –  ovviamente portare questa “strana modalità operativa” di avere già il nome di una candidata “in pectore” ancor prima della chiusura di un bando pubblico, nelle sedi opportune».