Brescia Pride, «Castelletti incoerente, nel 2017 lo definì una carnevalata»

Il gruppo di consiglieri comunali di Fratelli d'Italia, Margaroli, Andreoli, Posio e del coordinamento provinciale, Stellini, all'attacco della sindaca per un post risalente a 7 anni fa. La replica: «Tutti sanno come la penso».

Brescia. La polemica corre (ancora) sul tema del Pride Brescia. A fare le pulci alla sindaca Laura Castelletti sono i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, il capogruppo in Loggia Mattia Margaroli, Carlo Andreoli e Giovanni Posio, ed il membro del coordinamento provinciale Massimo Stellini, i quali hanno ripreso alcune dichiarazioni che la prima cittadina avrebbe fatto quando era vice di Emilio Del Bono in riferimento alla manifestazione per i diritti LGBTQIAPK+.
Parole che risalgono al 2017 e che erano state pubblicate sul blog personale di Castelletti. 
«Castelletti scriveva – afferma Margaroli, citando testualmente – a fronte di un programma interessante ho visto con occhio dubbioso il corteo del 17 giugno. La ragione? Nella mia testa sono passate immagini di carri variopinti, chiappe al  vento,corpi inguainati, travestimenti… insomma una carnevalata, termine che uso per sintetizzare un mio pensiero personale, e una comunicazione datata che rischia di farci arretrare rispetto a vittorie importanti come quella sulle unioni civili».

Brescia Pride

«L’allora vicesindaca – attacca il capogruppo di FdI in Loggia – scriveva anche che “l’Amministrazione non può assumere automaticamente propri dell’intera città gli obiettivi della piattaforma politica del Brescia Pride, personalmente per me condivisibili. Farlo significherebbe creare un precedente pericoloso e irreversibile”».
Castelletti, dunque, viene accusata di incoerenza, anche in merito alla partecipazione all’evento dello scorso sabato, al quale si è presentata senza indossare la fascia di sindaco.
La sindaca ha replicato alle accuse ricordando la sua presenza non solo al Pride di sette anni fa ma anche a quelli successivi, affermando che «Tutti sanno come la penso da sempre».

evento lgtb

Sotto la lente di Fratelli d’Italia anche «le persone travestite da vescovo e da Gesù Cristo» che hanno sfilato al Pride. Per Andreoli si tratta di «un insulto alla religione cattolica e mi aspetto che il vescovo Tremolada intervenga».

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