Riformisti: “Anche a Brescia più dialogo sui temi comuni”

(red.) “Il grandissimo risultato di Carlo Calenda a Roma ma soprattutto l’ottimo risultato della lista dei Riformisti per Beppe Sala a Milano, hanno mostrato come ci sia una crescente necessità di una vera spinta riformista nel panorama politico nazionale e locale”, si legge in una nota dei Riformisti bresciani. “Da mesi, anche a Brescia è sempre più serrato il dialogo sui temi e iniziative comuni da parte dei componenti Riformisti bresciani di alcune delle principali forze riformiste del territorio”.

“Un dialogo che diventerà ancor più costante nei prossimi mesi per disegnare una visione del nostro territorio sempre più moderna e lungimirante da un lato, in grado dall’altro di non lasciare indietro nessuno combattendo diseguaglianze sociali ed economiche” dichiara Fabrizio Benzoni, coordinatore provinciale di Azione e consigliere comunale a Palazzo Loggia

“Ora è il momento giusto per mettere da parte le differenze ed i personalismi ed iniziare ad affrontare il presente con ciò che ci unisce, andando oltre le ideologie del passato, ma affrontando con la concretezza che ci contraddistingue le sfide del futuro, dai diritti civili e sociali alla crescita economica, con una visione europea oltre che europeista”, aggiunge Sara Bodon, componente della segreteria regionale di Italia Viva. “Sono certa che stando sui temi potremo dialogare con tutti e trovare i giusti compromessi per una politica nuova che possa ritornare ad appassionare e coinvolgere le persone”.

 “Il riformismo deve cominciare a concretizzarsi in obbiettivi, progetti, programmi, azioni. Abbiamo leader capaci ma troppo protagonisti, chiediamo loro di provare a far convergere le idee e i programmi di movimenti civici, sindaci progressisti, partiti come Azione, Italia Viva e +Europa”, è il pensiero di Patrizia Avanzini, già sindaco di Padenghe e fra le prime adesioni di Base Italia. “Lo spazio c’è ma serve riempirlo con proposte concrete, unitarie e adeguatamente comunicate. Non è possibile che ci si divida ancora prima di cominciare”

“Trovare una sintesi comune che parta dalla politica economica del territorio fondata su due pilastri: investire e proteggere”, dichiara Aldo Coen, membro della segreteria di Brescia in Azione. “Investire significa agevolare chi investe per affrontare le trasformazioni digitali e ambientali con proposte concrete e applicabili. Proteggere i lavoratori e i cittadini dalle distorsioni del mercato post pandemico pur in un territorio che meglio di altri ha retto sotto questo profilo. L’urgente e necessaria rivoluzione ambientale va trattata proponendo soluzioni in linea con gli scenari del PNNR per una società sempre più tesa ad un modello di sviluppo basato sulla sostenibilità e la dignità della persona”

“Anche nella nostra provincia, abbiamo bisogno di un dialogo vero e forte delle forze che sostengono un percorso riformista e di vero cambiamento: c’è un’alternativa ai sovranisti ed ai populisti, e vogliamo costruirla insieme ai nostri compagni di viaggio; insieme rappresentiamo una vera alternativa”, precisa Davide Danesi, membro della direzione nazionale di Azione.

“Questo dialogo traduce l’iniziativa delle nostre forze nel fondamento di ciò che la politica dovrebbe incarnare: l’altruismo, il fare per mettersi al servizio degli altri. È necessaria un’azione unitaria e riformista che interpreti le richieste del nostro territorio in modo pragmatico e innovativo, per sanare le diseguaglianze acuite dalla pandemia e presenti prima di essa, tutelare l’ambiente e migliorare la qualità della vita”, afferma Cristina Bagnoli, coordinatrice di +Europa Brescia e provincia.

“Siamo convinti che questo paese abbia la necessità di ripensarsi e riformarsi nel profondo, incidendo in modo decisivo su zavorre storiche come per esempio il sistema della Giustizia, la burocrazia, le leggi incomprensibili, il sistema fiscale, il bicameralismo, la complessa questione della materie concorrenti”, conclude Numa Sbaraini coordinatore di Italia Viva in città