Aler, 1264 alloggi sfitti nel Bresciano: «Fallimento della giunta Fontana»

La consigliera regionale del Pd Miriam Cominelli: «Nel 2023, gli alloggi sfitti di Aler in Lombardia sono pari a 22.496. Legge di assegnazione degli alloggi completamente inadeguata, da rifare».

Brescia. «Sono 1264 alloggi Aler sfitti nella provincia di Brescia. Questo il dato allarmante emerso da un ricerca effettuata, con accesso agli atti presso tutte le Aler della Lombardia, dalla consigliera regionale del Pd Carmela Rozza, che dimostra il fallimento delle politiche abitative della giunta regionale».
Lo riferisce la consigliera regionale del Pd Miriam Cominelli: «Dei 1264 alloggi Aler vuoti nella provincia di Brescia 296 sono liberi, 279 sfitti per carenza di manutenzione che non beneficiano al momento di nessun finanziamento. E poi ancora 159 sono in ristrutturazione, 92 sono messi in vendita e 167 gli sfitti recuperati. Nel solo 2023 si sono resi liberi ben 271 alloggi».

Miriam Cominelli in consiglio regionale

«Freddi dati – sottolinea la consigliera democratica bresciana – che tracciano un quadro a dir poco preoccupante. E che si inseriscono in un quadro regionale davvero fosco».
Secondo quanto riferisce Cominelli, «nel 2023, gli alloggi sfitti di Aler in Lombardia sono pari a 22.496. Quelli liberati solo nel 2023 sono 3.556, una cifra che non si discosta molto da quella del 2022 che, secondo quanto si poteva ricavare dal Programma regionale di sviluppo sostenibile (Prss), era pari a 3.996. Una cifra che fa prevedere uno scenario fosco per i prossimi anni. Se infatti calcoliamo un aumento medio annuo di 3500 alloggi vuoti e lo moltiplichiamo per i prossimi quattro anni arriviamo nel 2027 a 14 mila, che sommati ai 22.496 già liberi nel 2023 fa 36.496».

«I dati provano- attacca Cominelli- che la politica abitativa della Regione non funziona e la legge di assegnazione degli alloggi completamente inadeguata. Se c’è un tale numero di alloggi sfitti, le ristrutturazioni non vanno avanti e soprattutto non si assegnano le case è dovuto a una legge del tutto inadeguata, che è da rifare da zero».
«Per questo- conclude la consigliera dem – siamo al lavoro per presentare in autunno una proposta di legge sui servizi abitativi pubblici e privati convenzionati che renda innanzitutto semplice e veloce la procedura di assegnazione degli alloggi. Viste le scarse risorse pubbliche, inoltre, il pubblico si deve far carico della ristrutturazione delle case destinate alle persone con redditi bassi, inferiori ai 16 mila euro l’anno (Sap). Il resto degli alloggi può essere assegnato in stato di fatto a fronte di un accordo   tra Regione aziende, sindacati e banche che potrebbe portare a destinare 5000 alloggi vuoti Aler all’anno nello stato di fatto. L’accordo dovrebbe prevedere l’assegnazione gratuita degli alloggi, da parte di Aler e Comuni, fino al completamento dei lavori di ristrutturazione. Per fare questo le banche dovrebbero concedere mutui per la ristrutturazione, le cui rate sarebbero dedotte direttamente dallo stipendio dei lavoratori, con la garanzia delle aziende».

«Per dare risposta alle famiglie con componenti con disabilità gravissima bisogna emanare bandi specifici per l’assegnazione di alloggi adeguati e anche nello stato di fatto finalizzato a loro – puntuliazza la consigliera regionale del Pd. – Quanto alle case sul mercato libero l’obiettivo deve essere trovare il giusto equilibrio tra le legittime esigenze di guadagno da affitto del privato e la calmierazione dei canoni per le famiglie, proponendo un canone calmierato con le giuste garanzie di pagamento al privato e garanzie per l’eventuale sloggio per morosità colpevole».
«Serve- conclude Cominelli- trasparenza. Ogni Aler deve inserire nei prossimi bilanci come mancata entrata i dati riguardanti il numero di alloggi sfitti, box e immobili commerciali vuoti e i relativi costi di mantenimento, quali Imu e riscaldamento».

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