Autonomia Differenziata, il circolo Pd di Rovato aderisce alla petizione per abrogarla

Rovato. Il Partito Democratico di Rovato (Brescia), come il partito nazionale e provinciale, aderisce alla raccolta firme per il referendum abrogativo della legge sull’Autonomia Differenziata voluta dalla Lega e dal Governo Meloni.
«E’ una legge che spacca in due il Paese – si legge in una nota del circolo dem rovatese – che aumenta ancora di più le disuguaglianze di cui il Sud e le aree interne soffrono da decenni. Ma è una riforma dissennata anche per il Nord perché lo colpisce attraverso la frammentazione generata da venti politiche energetiche diverse al posto di un’unica politica europea che abbassi davvero i costi energetici per famiglie e imprese».

«Autonomia differenziata – continuano gli esponenti Pd franciacortini – vuol dire anche limitare l’accesso alle cure per tutti attraverso venti sistemi regionali sanitari diversi, pregiudicare lo sviluppo del trasporto pubblico locale e l’autorevolezza dell’istruzione pubblica. Vuol dire non dare a tutti i cittadini le medesime possibilità ma condizionandole al luogo dove si nasce e dove si decide di risiedere».
«Non accettiamo che esistano cittadini di serie A e di serie B; la qualità dei servizi va garantita in egual misura a tutte e a tutti perché, come dice in maniera inequivocabile la Costituzione Italiana, vi è un principio di unità nazionale che va difeso. E noi vogliamo essere tra quelli che lo affermano senza indugio.
Pertanto, segnalando la possibilità di sottoscrivere già da subito il quesito referendario presso la nostra sede di Piazza Palestro 18, esprimiamo la necessità di costituire anche a Rovato un comitato cittadino aperto a tutte le forze politiche e sociali che sentano, come noi, l’urgenza di abolire una legge profondamente ingiusta».

«Ci faremo carico, nei prossimi giorni – conclude la nota del circolo Pd di Rovato –  di contattare i referenti locali di tutte le realtà associative e politiche che a livello nazionale il 5 luglio scorso hanno depositato insieme alla CGIL il quesito referendario in Cassazione e facciamo un appello anche a tutte le realtà locali che volessero aderire di contattarci al nostro indirizzo email pdrovato@gmail.com».