«Pride Brescia, perchè è stato sponsorizzato da A2A? Con quali costi?»

Lo chiedono, con due interrogazioni alla sindaca Laura Castelletti, i consiglieri del centrodestra a Palazzo Loggia. «Ci pare una netta caduta di stile, un errore per l’azienda, speriamo non frutto di pressioni politiche.»

Brescia. «Abbiamo depositato due interrogazioni per fare chiarezza sui costi relativi a sponsorizzazioni e supporti vari da parte di amministrazione comunale e A2A. Vogliamo conoscere e rendere noto ai bresciani quanto spende la collettività per una manifestazione, certamente legittima, ma dal chiaro sapore e finalità politiche, come si evince dalle rivendicazioni degli stessi organizzatori». Lo hanno dichiarato a nome dei consiglieri di centrodestra firmatari i consiglieri a Palazzo Loggia Giovanni Viviani e Massimiliano Battagliola, in riferimento al Pride Brescia, che si è svolto lo scorso 7 settembre.

«Se, per quanto attiene il Comune pesa la scelta politica che questa amministrazione ha fatto nel dare sostegno al corteo, stupisce notare che A2A, in diverse città d’Italia, abbia sostenuto, e vorremmo sapere quanto in termini eccomici, questa manifestazione. Cosa c’entra il Pride con i servizi dell’azienda? Cosa c’entrano le rivendicazioni di questo corteo con i prodotti e le attività commerciali di un’azienda che eroga servizi pubblici e che si rivolge a tutti i contribuenti sul mercato, anche a chi non condivide le ragioni del Pride e dei partiti che sono animatori di questo corteo? Ci pare una netta caduta di stile, un errore per l’azienda, speriamo non frutto di pressioni politiche. Sarebbe buona cosa, ed attendiamo con fiducia, rendere note le sponsorizzazioni fatte e quanto sono costate agli utenti dell’azienda in tutta Italia» concludono i consiglieri dell’opposizione.