Cittadinanza italiana, Prc: «Referendum ha già raccolto 500mila firme»

Acerbo e Galieni: «Si tratta della risposta data dalla volontà delle e dei cittadini al silenzio colpevole di trent’anni di vita politica».

Brescia. «La campagna referendaria iniziata il 6 settembre, in sordina, per un referendum che provi a dimezzare, allineandosi ai criteri europei, i tempi necessari ai cittadini non comunitari per ottenere la cittadinanza italiana, portandoli da 10 a 5 anni, ha raggiunto, in pochissimo tempo le 500 mila firme necessarie, si tratta di un risultato solo apparentemente straordinario».
Lo affermano, in una nota, Maurizio Acerbo, Segretario Nazionale di Rifondazione e Stefano Galieni, Responsabile immigrazione PRC-S.E. «A lanciare la raccolta sono state le associazioni di persone nate e/o cresciute in Italia, supportate all’inizio da poche realtà fra cui il nostro partito. Si tratta della risposta data dalla volontà delle e dei cittadini al silenzio colpevole di trent’anni di vita politica. La legge da modificare è del 1992, il paese di oggi è cambiato, la sua società è diversa e plurale. Se chi è in parlamento non se ne vuole rendere conto, per colpa o per ignavia, le persone che di questo cambiamento si sono accorte da anni, perché nei loro quartieri vivono, nelle scuole sono compagne/i di studi, al lavoro sono colleghe/i, uomini, donne e ragazzi provenienti dai 4 continenti».
«Come Rifondazione comunista – chiosano Acerbo e Galieni – ringraziamo chi ha dato la spinta e siamo a disposizione a sostenere questa semplice battaglia di civiltà che si riassume nel garantire un diritto a milioni di persone negato oggi a milioni di persone».