Strage di Erba, inviata a Brescia la richiesta di revisione del processo

Per la morte di Raffaella Castagna, del figlioletto Youssef Marzouk, 2 anni, della madre Paola Galli e della vicina di casa Valeria Cherubini stanno scontando la pena definitiva all’ergastolo i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi. Per la Procura milanese «non ci sono gli elementi, i requisiti e i presupposti».

Brescia. La procura generale di Milano, mercoledì 26 luglio, ha trasmesso alla corte d’Appello di Brescia la richiesta di revisione del processo per la strage di Erba firmata dal pg Cuno Tarfusser, per cui stanno scontando la pena definitiva all’ergastolo i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi.
La procuratrice generale Francesca Nanni, tuttavia, ha allegato all’istanza una relazione, in cui spiega che «la richiesta è inammissibile, perché proveniente da un soggetto non legittimato e infondata nel merito, ma essendo stata trasmessa in segreteria, ha dato avvio all’iter. In sostanza – ha spiegato Nanni ai cronisti – non sono io che devo decidere su questo provvedimento del dottor Tarfusser». E così «quelli che temevano che la faccenda non fosse poi valutata nel merito, avevano torto», rispondendo alle critiche sollevate. Al momento, a quanto risulta alla procuratrice generale, i legali dei coniugi Romano non hanno presentato alcuna istanza di revisione, ma «se vogliono, possono unire la loro a quella trasmessa» alla corte d’Appello di Brescia, che dovrà decidere se riaprire il caso.

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«Il parere non compete alla procura generale di Milano, è Brescia che deve valutare. E’ la Corte d’Appello di Brescia che deve valutare la richiesta di revisione ed eventualmente può chiedere un parere alla Procura generale di Brescia. Questo (della procura di Milano) è un parere assolutamente irrituale, non previsto dal Codice, che arreca un pregiudizio. Finalmente la richiesta, seppur in ritardo, è stata inviata al giudice competente».
Lo ha detto, all’Adnkronos, l’avvocato Fabio Schembri, difensore di Olindo e Rosa Bazzi, commentando la pronuncia della procuratrice generale di Milano, Francesca Nanni, secondo la quale «non ci sono gli elementi, i requisiti e i presupposti per la revisione» del processo per la strage di Erba, che ha condannato all’ergastolo in via definitiva i coniugi.
La decisione, quindi, verrà ora presa dalla Corte d’Appello d Brescia.

Quella che è passata alle cronache come “la strage di Erba” si consumò la sera dell’11 dicembre 2006 nella corte di via Diaz. Raffaella Castagna, il figlioletto Youssef Marzouk, 2 anni, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini vennero uccisi, secondo una sentenza definitiva, da Rosa Bazzi e Olindo Romano, i vicini di casa che mal sopportavano la famiglia considerata rumorosa e con cui avevano una causa civile in corso. La strage, come ricordava il procuratore di Como in una nota, fu confessata «fino al più atroce particolare» dai responsabili.

 

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