Un’altra condanna per adescamento di minori per il “predatore” di Palazzolo

Nella rete del pregiudicato bresciano, già condannato per reati analoghi, sono finiti due ragazzini che vivevano nel Cuneese e nel Torinese, contattati sul web e a cui l'uomo, 50anni, chiedeva foto intime e faceva profferte a sfondo sessuale.

Palazzolo sull’Oglio. Un anno e otto mesi per un 50enne di Palazzolo sull’Oglio (Brescia) condannato per adescamento di minore.
I fatti risalgono al 2017 quando l’uomo, R.T. le sue iniziali, aveva contattato, via Facebook e WhatsApp, due minorenni, residenti nel Cuneese e nel Torinese, che avevano all’epoca 15 e 16 anni, inviando loro foto esplicite e richieste a sfondo sessuale. «Mi chiedeva cose intime – ha detto uno delle vittime– e diceva che mi avrebbe procurato ragazzine con cui fare sesso e che piacevano anche a lui. Sbagliando gli ho anche inviato, su sua richiesta, una foto di me nudo». La mamma che ha presentato denuncia ha scoperto che il figlio, quando era in compagnia con l’amico di Chieri, assisteva alle chat.

«Diceva che poteva darmi soldi per la droga o per le escort – ha confidato l’altro giovanissimo coinvolto -, o anche che avrebbe potuto farmi conoscere ragazzine della mia età. In cambio voleva foto che mi ritraessero nudo».
Dopo la denuncia si era innescato il processo per vicende identiche riportate in procedimenti aperti a Brescia, Bergamo, Bologna, Trieste. Il 50enne bresciano, persona nota alla Polizia postale, è già stato condannato dal tribunale di Ravenna con sentenza definitiva.
Quando la polizia si presentò a perquisire casa, il 50enne fece volare il proprio computer giù dalla finestra, nel tentativo di sottrarsi a una perquisizione.
Dal 2022 il 50enne è sottoposto a sorveglianza speciale da parte del tribunale bresciano, che gli ha impedito di frequentare oratori e luoghi di ritrovo di soggetti minori a Palazzolo.

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