Omicidio di Nerina Fontana: la testimonianza in aula di una vicina di casa

"Picchiava con calci e pugni la madre, saltandole sulla testa a piedi uniti". Questa le parole di una donna che aveva assistito alla brutale aggressione da parte del figlio della vittima, Ruben Andreoli.

Brescia. Ha sentito le urla e, uscendo sul balcone, ha assistito all’aggressione mortale subita da Nerina Fontana da parte del figlio Ruben Andreoli.
L’uomo deve rispondere di omicidio aggravato. Secondo quanto riferito dalla testimone, in aula per la prima udienza dell’omicidio, dava calci e pugni alla pensionata, saltandole in testa a piedi uniti mentre si reggeva alla ringhiera,
Dopo avergli urlato di smetterla ha chiamato le forze dell’ordine, che hanno trovato l’anziana riversa sul balcone in un lago di sangue. La donna morì poco dopo il trasferimento in ospedale.
Il figlio 45enne è stato condotto in carcere, dove da allora si è chiuso in un silenzio impenetrabile. In aula era presente anche lui, affiancato dall’avvocato: ha ascoltato a capo chino la testimonianza, senza proferire parola.

 

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