Strage di piazza della Loggia, dopo le celebrazioni ufficiali un altro corteo

Brescia. Un manifesto uguale a quello della manifestazione del 28 maggio 1974, il corteo contro l’estrema destra che fu tragicamente spezzato dall’esplosione della bomba.
Dopo le celebrazioni ufficiali e la parata antagonista del mattino, altre 800 persone hanno sfilato per le vie di Brescia in una manifestazione serale. La buona partecipazione si spiega anche a causa dell’orario, che ha permesso a tante lavoratrici e lavoratori di unirsi al momento di ricordo e protesta.
Sono partiti da via Milano, poi si sono diretti sotto la sede della Leonardo. Qui hanno scandito la loro rabbia per una strage che è ancora in corso, quella del popolo palestinese che quotidianamente viene massacrato da armi anche italiane.
Non a caso gli striscioni esposti alla testa del corteo parlavano del passato (“Mano fascista, regia Nato, strage di Stato”) ma anche del presente (“Nessuna pace con chi vende guerra e sfruttamento”).
Dopo il presidio alla sede di via Lunga 2 sono ripartiti, attraversando il centro città. La conclusione naturalmente in piazza Loggia, dove fra gli altri hanno parlato i docenti del collettivo Assenze Ingiustificate e i rappresentati dei Giovani Palestinesi d’Italia.
Per concludere sono stati distribuiti dei fischietti, che all’unisono hanno spezzato il silenzio riempiendo la piazza dello stesso assordante suono del 31 maggio 1974, quando la cittadinanza bresciana contestò la presenza del presidente della Repubblica e del presidente del Consiglio ai funerali delle vittime.