La polizia penitenziaria dichiara lo stato di agitazione in tutte le carceri della Lombardia

Hanno aderito tutti i sindacati, sia di destra che di sinistra. La mobilitazione riguarda tutte le strutture detentive, anche quelle per i minori. I problemi sono sempre gli stessi: mancanza di personale e sovraffollamento dei detenuti.

Polizia penitenziaria

Lombardia. Nella giornata di giovedì tutte le organizzazioni sindacali che rappresentano la polizia penitenziaria, sia di destra che di sinistra, hanno dichiarato lo stato di agitazione del personale.
La mobilitazione riguarda tutte le strutture detentive della Lombardia, di qualsiasi tipo, sia quelle per adulti che per i minorenni. Le ragioni non sono difficili da immaginare: “tutte le carceri lombarde stanno attraversando un periodo critico, derivato dalla gravissima e cronica carenza di organico in tutti i ruoli“, si legge in un comunicato unitario firmato da Fp Cgil, Uil Penitenziari, Cisl Fns, Sappe, Sinappe e Osapp. “Il sovraffollamento è un altro fattore critico: sono presenti quasi 9mila reclusi (con un trend in continuo aumento), ovvero quasi 3mila in più rispetto alla capienza regolamentare di 6.154 posti letto“.

Le prigioni lombarde sono le più affollate di tutta Italia, con un tasso di occupazione medio del 145%. Canton Mombello è la peggiore del Paese, con uno scandaloso tasso del 218%.
“Tutto ciò comporta l’aumento di insulti, minacce, aggressioni anche gravi, incendi, tentativi di rivolte, evasioni, violenza tra detenuti, atti di autolesionismo e, purtroppo, suicidi“.
“Nonostante le varie sollecitazioni al Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, ad oggi non c’è stato alcun provvedimento per lenire il disagio dei poliziotti, nessun provvedimento deflattivo nei confronti della popolazione detenuta, la quale annovera numerosi soggetti con fragilità mentali, psichiatrici, tossicodipendenti, farmacofiliaci, soggetti non avvezzi al rispetto delle regole, soggetti estremamente violenti etc…”

“Denunciamo pubblicamente una scarsa, se non assente, attenzione dell’Amministrazione alla sicurezza dei poliziotti. Denunciamo anche la compressione dei diritti individuali, con revoche e/o differimenti dei riposi settimanali e la mancata concessione del congedo ordinario. Il personale è costretto a ricoprire più posti di servizio, con turni anche di 12 ore, senza poi vedersi riconosciuto il lavoro straordinario. Questi problemi si acuiranno inevitabilmente con l’approssimarsi delle ferie estive“.
“Le condizioni in cui versano oggi gli Istituti Penitenziari lombardi hanno portato tutte le organizzazioni sindacali ad una dura presa di posizione nei confronti dell’Amministrazione. Proclamiamo lo stato di agitazione. Non escludiamo forme di protesta pubbliche per sensibilizzare la politica, l’Amministrazione e la società civile”.

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