Carcere invivibile, la protesta “sonora” dei detenuti a Brescia

La "battitura" con pentole ed utensili è stata fissata per il mezzogiorno di giovedì prossimo e per quello di Ferragosto. Nel frattempo il Senato licenzia il nuovo "Decreto carceri".

Brescia. Nuova protesta, questa volta “rumorosa”, dei detenuti del carcere di Canton Mombello a Brescia. La “battitura” con pentole ed utensili è stata fissata per il mezzogiorno di giovedì prossimo e per quello di Ferragosto.
Tornano quindi alla classica forma di protesta i carcerati della casa circondariale più affollata d’Italia, dopo le lettere e gli appelli alle istituzioni.
Una situazione, quella dei reclusi bresciani, definida da tutte le parti interessate “invivibile” ed “indegna”.
La missiva inviata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella sembra avere smosso le acque e, nei giorni scorsi, alla struttura penitenziaria si è recata in visita la garante nazionale dei detenuti, Irma Conti che è stata lapidaria: per lei, il carcere cittadino «deve essere chiuso».

carcere Canton Mombello Nerio Fischione

Nel frattempo, il Senato ha  approvato il «Decreto Carceri» che intende introdurre alcune modifiche riguardanti la materia penitenziaria, la giustizia civile, la giustizia penale, il personale del ministero della Giustizia.
Il provvedimento non è ancora confermato, deve prima superare l’esame della Camera. Fino a quel momento potrebbero esserci ancora delle modifiche, ma non ci si aspetta un cambiamento radicale del decreto legge.
Il documento prevede: assunzioni nel Corpo di Polizia penitenziaria (per incrementare l’organico con un massimo di 1.000 unità) e di dirigenti penitenziari (20 unità), la liberazione anticipata, la corrispondenza telefonica dei detenuti, strutture per l’accoglienza e il reinserimento (con lo scopo di favorire la riqualificazione professionale e l’assistenza, al fine di permettere il reinserimento socio-lavorativo degli ex detenuti, compresi coloro affetti da dipendenze o disagi psichici che non richiedono riabilitazione), il reato di indebita destinazione (si riferisce al pubblico ufficiale o all’incaricato di pubblico servizio che riceve denaro o beni altrui e li destina a scopi diversi da quelli previsti dalla legge procurando un danno o un vantaggio a sé o ad altri, intenzionalmente e prevede la reclusione da 6 mesi a 3 anni), il procedimento esecutivo di titoli e conti esteri (vieta il sequestro e il pignoramento di denaro, titoli e valori costituenti riserve valutarie di Stati esteri), il tribunale per le persone, le famiglie ed i minorenni (posticipare l’istituzione del tribunale per le persone, per le famiglie e per i minorenni introdotto dalla riforma, che viene rimandato di 1 anno).

 

 

 

 

 

 

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