Ospedale di Desenzano, il sindaco cede e accetta il documento dei contrari

Il primo cittadino era stato criticato per l'incontro a porte chiuse sul futuro del nosocomio. Giovedì ha deciso di incontrare una delegazione del Tavolo Politico, passando la patata bollente alla Regione.

Desenzano del Garda. Giovedì 29 agosto il sindaco Guido Malinverno ha accettato di incontrare il Tavolo politico che si è costituito contro il progetto del nuovo ospedale.
Nell’ultima settimana il primo cittadino è stato aspramente criticato perché aveva deciso di discutere del progetto con gli altri sindaci in un incontro a porte chiuse. Non solo: fonti interne al Tavolo hanno dichiarato che due giorni prima aveva rifiutato un incontro con loro, adducendo ragioni di salute.
Ora Malinverno ha incontrato la delegazione, che gli ha presentato un documento (elaborato su dati dell’Asst Garda) per il recupero dell’attuale struttura ospedaliera, senza consumare altro suolo.
Al comitato hanno aderito Pd, M5S, Alleanza Verdi-Sinistra, Azione, Italia Viva, Possibile, Rifondazione Comunista, Partito Socialista Italiano. Ci sono poi le liste civiche L’Altra Desenzano, Viviamo Desenzano, Desenzano Progetto Futuro, Civica Comencini Sindaco (Lonato), Ritrovo Lonato, e anche le sezioni bresciane di Cgil, Cisl e Uil e le associazioni Legambiente, Slow Food, Airone Rosso, Comitato Parco Colline Moreniche.
“Prendo atto di quanto emerso durante il cordiale incontro di oggi, ed anche dalle segnalazioni dei cittadini. Chiederò alla Regione Lombardia un’ulteriore sforzo per l’ipotesi della ristrutturazione”, ha dichiarato il sindaco Malinverno a margine del colloquio. “Il costo, che comunque va tenuto in considerazione, non è l’unico metro di giudizio per un investimento nel mondo sanitario”.
“L’argomento è di vitale importanza”, hanno commentato invece dal Tavolo politico. “Ne dipende la salute pubblica dei residenti, delle comunità limitrofe e dei tanti turisti”.
Durante il confronto sono poi emersi i temi delle persistenti carenze nell’organico, delle liste di attesa lunghissime e dei supporti tecnologici da ammodernare: “non basta il contenitore, serve anche il contenuto”, chiosano dal Tavolo. E lanciano la prossima iniziativa, un’assemblea pubblica prevista per il 13 settembre, alle 20.45 a Palazzo Todeschini.

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