Ciclovia del Garda? Troppe criticità: sicurezza, tutela ambientale e costi triplicati

L'infrastruttura rischia uno stop per le problematiche evidenziate già più volte dal Coordinamento interregionale per la tutela del lago. L'opera non sarebbe sostenibile ed i costi sarebbero triplicati, toccando il miliardo e 300milioni di euro per una tratta di 144 km.

Salò. Il progetto della ciclovia del Garda potrebbe non andare in porto, dopo le frane che sono cadute nel tratto di Sp38 (nota anche come strada della Forra) tra Limone e Tremosine (Brescia) e dopo che i costi per la realizzazione dell’infrastruttura sono più che triplicati.
Il 13 gennaio, a Salò, si è tenuto un incontro del Coordinamento interregionale per la tutela del lago che ha sollevato le diverse criticità presenti, evidenziando che l’aspetto economico dell’opera è passato dai 344 milioni previsti nel 2017 all’ attuale miliardo e 300 milioni per un circuito di 144 chilometri.

Sotto la lente il tema della sicurezza, dopo gli smottamenti che si sono verificati a breve distanza e che, fortunatamente, non hanno coinvolto persone o mezzi, quello del consumo di suolo e la riduzione, in alcuni tratti, della carreggiata adibita al traffico veicolare, con i conseguenti ipotizzati scenari di congestione del traffico, su un’arteria già notoriamente sottoposta a stress viario, soprattutto nella stagione turistica.
L’alternativa proposta è il potenziamento dei battelli a servizio anche dei ciclisti.