Enzo Fattori “in trasferta” a Padenghe per ripulire la spiaggia

Lo storico ambientalista gardesano, multato a Desenzano per avere violato l'ordinanza che vieta di raccogliere qualsivoglia oggetto da spiagge e lago, si è spostato nel paese vicino per continuare la sua "operazione pulizia".

Padenghe sul Garda. “Nemo propheta in patria sua” recita il celebre motto e così, Enzo Fattori, noto ambientalista gardesano, finito alla ribalta delle cronache per essere stato multato (500 euro di sanzione) a Desenzano (Brescia), suo paese di residenza, per avere raccolto un parabordo finito in spiaggia, contravvenendo all’ordinanza comunale che vieta di asportare da spiagge e lago qualsivoglia oggetto, stante il pericolo di imbattersi in residuati bellici ancora potenzialmente attivi e quindi pericolosi, ha deciso di operare in “trasferta”, spostandosi nella vicina Padenghe.

Come riferisce lo stesso Fattori sui social, attraverso foto e video scattate durante l’operazione pulizia, effettuata insieme con due amici nella giornata di giovedì 2 maggio, «abbiamo tradito Desenzano e, sotto la pioggia battente , siamo andati, sotto segnalazione di un’amica, alla spiaggia della favolosa Padenghe a recuperare ben cinque ancore e mezza sul fondale sotto uno dei pontili del “Chiosco Copelia”».

«Recuperate le ancore – continua Fattori – c’è venuto spontaneo fare una passeggiatina umida sulla battigia della bella passeggiata, notando fra l’altro la presenza di contenitori sparsi della differenziata (quelli che chiedo da sempre al comune di Desenzano e mai posizionati) e moltissimi bidoni dell’indifferenziato: era una soddisfazione mai pagata vederne così tanti e tutti puliti e ben tenuti».

«La passeggiata – sottolinea lo storico ambientalista gardesano – era tenuta benissimo e pulitissima, tranne gli ultimi 200 metri verso Desenzano, privi o quasi di cesti per l’indifferenziato». «Purtroppo – continua Fattori – qui in questo punto abbiamo raccolto di tutto ed il resto è finito tutto nei cestoni dell’indifferenziato, al ritorno alla macchina».
«Anche oggi – conclude Enzo Fattori – io, Monica e Giancarlo abbiamo fatto qualcosa di buono e di utile (aspettando giorni migliori e la fine di questo divieto farlocco): abbiamo pensato che è stato un peccato che non l’abbiamo fatto per il nostro paesello».