Desenzano, rigettato il ricorso dell’ex capo della Locale: dovrà versare 918 mila euro al Comune

Desenzano del Garda. Rigettato dalla Corte dei Conti l’appello dell’ex comandante della Polizia Locale di Desenzano del Garda (Brescia) Carlalberto Presicci, che era stato condannato, in quella sede, ad un risarcimento di circa 918 mila euro per il danno erariale arrecato al Comune in quanto aveva mentito sul possesso del titolo di laurea, requisito fondamentale per accedere al concorso.
L’ex vigile aveva presentato copia conforme (validata dal Caomune di Gussago)  del certificato di laurea in Giurisprudenza conseguita nel 1992 all’Università di Parma con votazione 110/110. Era quindi stato assunto nella citatdina gardesan, dove aveva ricoperto il ruolo di capo della Polizia Locale dal 1997 al 2020.

In un controllo avvenuto nel 2020 da parte della procura di Brescia, il titolo di studio era risultato invece inesistente.
Dopo le successive verifiche presso l’Ateneo emiliano, che avevano dato esito negativo circa il conseguimento della laurea, nei confronti di Presicci era stato avviato un procedimento disciplinare, culminato, alla fine del 2020, con le dimissioni, dopo 23 anni di servizio. A seguire la sentenza della Corte dei Conti che ha condannato l’ex numero uno della Polizia Locale desenzanese a rifondere il danno all’amministrazione per i compensi indebitamente percepiti.