Seconda ordinanza per abbattere l’orsa di Dro, secondo blocco del Tar

Entrambi i ricorsi sono stati presentati dall'associazione animalista Leal. L'uccisione, ordinata dal presidente della provincia di Trento Maurizio Fugatti, è stata sospesa solo temporaneamente.

Lago di Garda. Lunedì 22 luglio il tribunale amministrativo regionale, meglio noto con l’acronimo Tar, ha accolto un altro ricorso contro l’abbattimento dell’orsa KJ1, accusata di aver aggredito un turista francese sul lago di Garda.
A ordinare l’uccisione era stato il presidente della provincia di Trento Maurizio Fugatti. Venerdì 19 luglio il Tar ha bloccato l’ordinanza, e poche ore dopo Fugatti ne ha emessa una seconda. Anche in questo caso il Tar ha accolto il ricorso presentato dall’associazione animalista Leal, sospendendo temporaneamente il provvedimento.
La presidente del Tribunale Alessandra Farina ha invece garantito “l’adozione di misure alternative all’abbattimento destinate ad assicurare la tutela della pubblica incolumità da assumere da parte dell’autorità preposta”. La questione verrà nuovamente discussa il prossimo 5 settembre.
“Riteniamo importante tutelare la vita di una mamma orsa che non ha mai causato problemi in precedenza”, ha commentato Gian Marco Prampolini, presidente della Leal. “In questo modo i suoi piccoli verranno salvaguardati da predatori e bracconieri”.

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