Pisogne, ricerche fino a domenica, poi Chiara riposerà per sempre nel Sebino

Proseguono le indagini nelle acque del lago d'Iseo per recuperare il corpo della 20enne tedesca scomparsa il 1 settembre dello scorso anno durante un'escursione notturna in motoscafo con alcuni amici.

Pisogne. Tre giorni di ricerche, poi, su desiderio dei genitori, il Sebino sarà la tomba di Chiara Lindl, la 20enne tedesca caduta nel lago d’Iseo lo scorso 1 settembre durante un’escursione notturna in barca con alcuni amici nel tratto antistante Pisogne (Brescia) ed il cui corpo non è ancora stato recuperato.
Da venerdì 12 aprile e fino a domenica 14 aprile, i sommozzatori dei Volontari del Garda e i soccorritori del Soccorso Sebino, insieme ai componenti dell’associazione Technische Hundestaffel e.V. , con tre cani molecolari addestrati per la ricerca in acqua, eploreranno diverse zone del bacino lacustre, con la speranza di poter ritrovare i resti della ragazza.

Speranza che è affidata, principalmente, al fiuto di tre cani da ricerca due labrador e un bracco tirolese, addestrati ad individuare tracce umane fino a 60 metri di profondità. Annusando l’acqua i cani sono in grado di percepire la traccia, ma il corpo di Chiara potrebbe trovarsi ad una profondità maggiore. Individuata come zona di ricerca la foce del fiume Oglio, dove le ricerche continueranno fino a domenica. A Pisogne sono presenti anche i genitori della ragazza che hanno finanziato, grazie ad una raccolta fondi molto partecipata, il nuovo tentativo di recupero della salma della figlia. 

Se Chiara non verrà trovata, il sindaco di Pisogne, Federico Laini, in accordo con i familiari, ha deciso di posizionare una lapide commemorativa in riva al lago e che verrà inaugurata il prossimo 1 settembre, in occasione del primo anno dal drammatico incidente.
Intanto, a livello giudiziario, è stato modificato il capo d’accusa nei confronti dell’amica di Chiara che, quella notte, si mise alla guida del motoscafo: ora è indagata per omicidio colposo.