Valcamonica, dal Pirellone un rilancio che vale 17 milioni di euro

Si è svolta giovedì la tappa camuna del tour del governatore Attilio Fontana nelle Aree Interne. Siglati interventi per contrastare lo spopolamento e valorizzare il patrimonio naturale e culturale.

Valcamonica. Si è svolta giovedì la tappa in Val Camonica, il tour nelle Aree Interne, del presidente della Lombardia Fontana e dei suoi colleghi di Giunta.
Lo scopo è verificare sul campo, anche e soprattutto attraverso la politica dell’ascolto, le esigenze del territorio. Specialmente nelle ‘Aree Interne’, quelle zone della regione particolarmente caratterizzate da isolamento geografico, calo demografico e bassi livelli nell’offerta dei servizi essenziali.

È questa una delle motivazioni che ha spinto il presidente, Attilio Fontana a intraprendere una serie di incontri in tutte queste zone della Lombardia «con l’obiettivo – spiega il governatore – di favorire una loro rivitalizzazione, al fine di aumentarne l’attrattività e fermare il processo di spopolamento, puntando ad un’economia di valorizzazione locale».
«Essere oggi ‘sindaco di tutti i lombardi’, significa essere vicino alle persone e agire con concretezza, non con proclami ma attraverso azioni che rispondano alle esigenze dei territori».

Dopo la prima visita nell’Oltrepò Pavese, il presidente Fontana, insieme agli assessori regionali Massimo Sertori (Montagna, Enti locali e Piccoli comuni) e Davide Caparini (Bilancio e Finanze), ha fatto tappa in Valle Camonica per presentare l”Agenda del Controesodo’ e la ‘Strategia delle Aree Interne’, un ambizioso programma di rilancio dei territori svantaggiati finanziato con 200 milioni di euro di risorse europee e regionali (circa 14 milioni per ciascuna delle 14 Aree Interne).

L’Area Interna Valle Camonica è stata candidata da Regione Lombardia sulla Strategia Nazionale Aree Interne 2021-2027. Comprende 35 Comuni della zona montana della provincia di Brescia, caratterizzati da fragilità territoriale ma dall’alto potenziale di sviluppo. Per l’elaborazione della Strategia Aree Interne Regione Lombardia potrà contare sulla collaborazione del Politecnico di Milano, che metterà a disposizione le proprie professionalità tecnico-scientifiche e su un accordo con Anci Lombardia per realizzare centri di competenza che aiutino gli enti locali a realizzare gli interventi progettati.

«La Valle Camonica – ha detto Fontana incontrando gli stakeholder del territorio a Piamborno – è un territorio ricco di tradizioni e cultura, per molti aspetti unico. Le sue radici affondano in una storia millenaria, che dagli antichi popoli camuni è giunta fino ai giorni nostri. Un patrimonio prezioso che abbiamo il dovere di preservare e che deve essere una delle leve per promuovere la montagna e tutto il sistema economico-produttivo che ruota intorno a essa».
«Ancora una volta – ha aggiunto il governatore – dal confronto con le persone che abitano e lavorano in questa terra, ho potuto cogliere la concretezza tipica del ‘fare lombardo’. E noi, come Istituzioni, non possiamo disperdere questo patrimonio e questa voglia di valorizzare l’impresa, l’artigianato, il turismo e la cultura della Valle Camonica».

«Il tema della valorizzazione della montagna – ha evidenziato l’assessore Sertori – per il presidente Fontana è centrale». «In Valle Camonica – ha aggiunto – il radicamento e l’attaccamento al territorio consentiranno di sfruttare al meglio la sinergia con la Regione Lombardia. Rendendo così ancora più attrattivi luoghi per certi versi davvero unici e inimitabili. Un impegno il nostro che è partito da qui e, qualche giorno fa, dall’Oltrepò Pavese. E che sarà una costante di tutte le Aree Interne della Lombardia».
«Posso assicurare, essendo originario di questa zona – ha aggiunto l’assessore Caparini – che la grande forza di volontà delle persone della Valle Camonica è per certi versi unica. La politica dell’ascolto e del confronto da sempre al centro dell’azione del presidente Fontana sono infatti alla base dei risultati presentati oggi e dei progetti che verranno realizzati in futuro».

La tappa camuna del presidente Fontana ha portato anche alla concretizzazione di due importanti accordi riguardanti il futuro del territorio. Siglato infatti il “Patto sviluppo strategico di Montecampione-Bassa Valle Camonica”: tra le montagne di Montecampione, davanti al monumento che celebra il campionissimo del ciclismo Marco Pantani, fortemente voluto da Regione Lombardia, il governatore ha sottoscritto il patto integrato e sostenibile del comprensorio sciistico di Montecampione-Bassa Valle Camonica.
Il documento “prevede la partecipazione dei Comuni di Artogne, Darfo Boario Terme, Gianico, Pian Camuno, Rogno e della Comunità Montana di Valle Camonica. Si pone l’obiettivo di migliorare, omogenizzare e velocizzare i collegamenti dell’intero comprensorio attraverso la realizzazione di importanti interventi infrastrutturali strategici quali la sostituzione degli esistenti impianti ‘Dosso delle Beccherie”; “Secondino – Monte Splaza’ e ‘Longarino – Monte Splaza”. Opere per le quali Regione Lombardia ha messo in campo 7.482.950 euro, su un importo complessivo di 13.165.900,00 euro. Il Comune di Artogne e la Comunità Montana di Valle Camonica garantiranno invece una quota complessiva di euro 5.682.950 euro.

A seguire, Attilio Fontana ha messo quindi la sua firma sul secondo accordo previsto nell’ambito della sua missione: il ‘Patto Territoriale per lo sviluppo strategico, integrato e sostenibile del comprensorio turistico di Borno – Monte Altissimo’.
L’intesa prevede la realizzazione, entro la fine del 2024, di due importanti interventi infrastrutturali. L’importo complessivo ammonta a 17 milioni di euro. Regione Lombardia contribuisce con un finanziamento di 14,5 milioni di euro. Di questi 9,8 milioni di euro di risorse autonome regionali. E 4,7 milioni di euro di fondi statali frutto dell’intesa raggiunta tra Regione Lombardia e Ministero del Turismo. Quest’ultimo ne ha disposto l’assegnazione per la realizzazione di infrastrutture sportive in vista dei Giochi Olimpici del 2026 per migliorare l’attrattività dei territori.

Gli interventi alla base dell’attuazione del ‘Patto’ sono la realizzazione di una nuova ed unica telecabina ad otto posti di arroccamento al Monte Altissimo con la sostituzione dell’attuale impianto di collegamento tra la stazione di partenza delle piste e la vetta del Monte Altissimo. E la ristrutturazione e la riqualificazione complessiva dell’attuale edificio presente in quota sulla vetta del Monte Altissimo. Struttura destinata a rifugio, ponendo particolare attenzione all’abbattimento delle barriere architettoniche. Nonchè alla riduzione degli impatti ambientali e paesaggistici. Il Comune di Borno e la Comunità Montana di Valle Camonica si impegnano a concorrere al cofinanziamento garantendo una quota complessiva di euro 2.450.000 euro.

L’‘Area Interna Valcamonica’, individuata da Regione Lombardia, include 35 Comuni della zona montana della provincia di Brescia. Angolo Terme, Artogne, Berzo Demo, Berzo Inferiore, Bienno, Borno, Braone, Capo di Ponte, Cedegolo. Cerveno, Cimbergo, Cividate, Camuno, Corteno Golgi, Darfo Boario Terme, Edolo, Esine, Gianico, Incudine, Lozio, Losine. Malegno, Malonno, Monno, Niardo, Ono San Pietro, Ossimo, Paisco Loveno. Paspardo, Pian Camuno, Piancogno, Sellero, Sonico, Temù, Vezza d’Oglio e Vione. Con una popolazione totale quindi di oltre 80.000 abitanti.
La nuova Area Interna Valcamonica comprende tutti i Comuni dell’omonima comunità montana. A esclusione dei Comuni beneficiari delle risorse del Fondo Comuni Confinanti (Breno, Ceto, Cevo, Ponte di Legno, Saviore dell’Adamello).

La visita del presidente Fontana è quindi proseguita a Malegno per far tappa alla Pia Fondazione ‘Valle Camonica Onlus’. Realtà sociale che promuove, realizza, gestisce e coordina servizi per anziani, disabili e minori nel settore assistenziale e sociosanitario.
Non solo azioni importanti sotto il profilo economico-produttivo – come la sottoscrizione di due ‘Patti del territorio’ mirati a favorire la fruibilità e il rilancio turistico dell”Area Interna’ della Valle Camonica e l’incontro con gli stakeholder dei vari settori, ma anche spazio alla scoperta e alla valorizzazione dei temi ambientali e culturali di quella che il presidente Fontana non ha esitato a definire “unici e dal valore inestimabile”.

Il governatore, insieme agli assessori regionali Davide Caparini e Massimo Sertori, infatti, ha sperimentato sul campo la ‘Ciclovia dell’Oglio’, un percorso che si sviluppa in circa 280 km e attraversa, da nord a sud, il territorio lombardo, incontrando le province di Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova. «Da vedere e da provare – ha commentato con entusiasmo Attilio Fontana – non solo per gli appassionati della bicicletta, ma più in generale per tutti coloro che vogliono immergersi in un mix ambientale che, oltre ai bellissimi paesaggi della Valle Camonica, offre scenari lombardi straordinari».

La partenza è posta al Passo del Tonale, a 1.883 metri di quota, nel cuore delle montagne del Parco dell’Adamello, mentre l’arrivo è collocato a quota 21 metri, presso il Ponte di Barche a San Matteo delle Chiaviche: 1.862 metri il dislivello lungo un percorso, all’80% su asfalto e per il restante 20% su sterrato.
La ‘Ciclovia dell’Oglio’ ha ottenuto infatti il prestigioso riconoscimento di ‘ciclabile più bella d’Italia’ per l’anno 2019, un successo decretato dalla giuria di esperti del premio ‘Italian Green Road Award’. “Grazie al bando di Regione Lombardia per la ‘Promozione del Cicloturismo in Lombardia’ – ha ricorda Fontana – la Provincia di Brescia, capofila di un’aggregazione di dieci Comuni, è stata infatti ammessa al finanziamento di 415.000 euro per un progetto complessivo di oltre 800.000 euro finalizzato ad apportare delle migliorie al tracciato della ciclovia”.

A Cividate Camuno il governatore ha chiuso la tappa del tour ‘Aree Interne’ al nuovo ‘Museo archeologico nazionale della Valle Camonica’ nella rinnovata sede. Lavori completati, grazie al contributo di Regione Lombardia e della Comunità Montana di Valle Camonica, dal Comune e dalla Direzione Regionale Musei Lombardia, con la collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Bergamo e Brescia.
«Un luogo davvero interessante – ha concluso Fontana – una nuova sede all’altezza dei tesori rinvenuti in questi luoghi e custoditi da molti anni. Museo che sarà punto di partenza e di arrivo del percorso della Valle Camonica romana». Cividate Camuno, antica Civitas Camunnorum, ha come altre tappe d’interesse quindi l’area del foro e il Parco Archeologico del teatro e dell’anfiteatro. Non lontano da qui, poi, si trova anche il Parco Archeologico del Santuario di Minerva a Spinera di Breno.

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