Darfo, “Giornata dell’emigrante camuno”: memoria, ricordi ed emozioni dal passato

L'evento, alla prima edizione, avrà luogo il 29 settembre nel Parco delle Terme di Boario. Lettere, testi e testimonianze sulla vita familiare, lavorativa e sociale degli emigranti, partiti dalla Vallecamonica in cerca di un futuro meno sacrificato.

Darfo. Nell’anno dedicato al Turismo delle radici, il Centro Turistico Giovanile Valcamonica Unesco, il Comune di Darfo Boario Terme, l’Associazione Gente Camuna, l’Associazione Emigranti Camuni di Darfo Boario Terme, in collaborazione con IT.A.CA’, Festival del Turismo Responsabile, organizzano la prima edizione della “Giornata dell’emigrante camuno” che avrà luogo il 29 settembre nel Parco delle Terme di Boario.
Dopo un momento di commemorazione presso il monumento ai migranti di Boario, la manifestazione si articolerà con le relazioni di Vincenzo Conese, Giannino Botticchio, Giancarlo Maculotti, Pierluigi Milani, Diego Scarbolo intervallate da canti degli emigranti camuni eseguiti dal coro Orege de hòi di Bienno e dal Coro Valgrigna di Esine.
Nel primo pomeriggio ci saranno lettura di lettere, testi e testimonianze sulla vita familiare, lavorativa e sociale degli emigranti con proiezione di diapositive, intervallate da brani di musica leggera degli anni ’60-’80 che hanno immortalato la dura vita del migrante.

La storia dell’emigrazione in Valcamonica non riguarda solo i Camuni che hanno lasciato la loro casa per cercare in terra straniera un’esistenza meno sacrificata; riguarda anche le loro famiglie: madri e padri, mogli e figli, zii e cugini, che hanno sofferto ogni giorno, per lunghi anni, le conseguenze positive e negative della loro partenza. Questa giornata si propone, attraverso letture, immagini, suoni, di far rivivere con serenità alcuni ricordi legati alla vita dei nostri emigranti, nella consapevolezza che – come dice Antonio Tabucchi – raccontare i ricordi degli altri implica un limite: “quelli che sentiranno il tuo racconto, magari capiranno tutto, anche nelle minime sfumature. Ma quel ricordo… non può diventare il ricordo di un altro solo perché lo hai raccontato. I ricordi si raccontano, ma non possono essere trasmessi”.
L’evento è stato patrocinato dalla Comunità Montana di Valle Camonica, il Comune di Esine e Valle Camonica la valle dei segni.