Ponti sul fiume Caffaro, Pollini (M5s): «Chiediamo impegno e tempi certi per la riqualificazione»

La consigliera lombarda interviene sull'infrastruttura inutilizzata da anni e che collega Bagolino con Storo, per la quale è stato necessario apporre una struttura provvisoria in attesa di quella definitiva.

Più informazioni su

Vallesabbia. «Per quanto tempo ancora i cittadini dovranno attendere, prima che i lavori sui ponti sul fiume Caffaro consentano un adeguato collegamento fra le province di Brescia e Trento?».
A chiederlo è la Consigliera regionale Paola Pollini, che interroga la Giunta in merito alla ristrutturazione del vecchio ponte, all’attesa per l’apertura del nuovo – inaugurato nel maggio del 2024, quando avrebbe dovuto esserlo nel giugno del 2023 – e soprattutto in merito a quanto accaduto al ponte costruito nel 2017 al chilometro 55,8 della strada provinciale 237 del Caffaro, in prossimità del confine fra le Provincie di Brescia e Trento, tra i Comuni di Bagolino (Brescia) e Storo (Trento), mai utilizzato.

ponte bailey fiume caffaro

«Trovo assurdo – afferma la consigliera regionale pentastellata – che un’opera costata quasi quattro milioni di euro sia inutilizzata dal 2017 a causa delle possibili criticità della progettazione, in particolare riguardo il tracciato e i bruschi sbalzi altimetrici delle strade di collegamento. Da subito è emersa l’impossibilità per gli autobus di superare il dislivello presente nonché l’impossibilità per gli autoarticolati di deviare sulla nuova rotatoria, con conseguenti rischiose situazioni di intasamento veicolare».
«Uno scenario – continua Pollini – che ha costretto i sindaci a ricorrere alla costruzione di un terzo ponte provvisorio – commissionato dalla provincia di Brescia – dal costo di 250 mila euro per l’installazione e poi altri14 mila euro al mese di affitto. Il tutto per il tempo necessario ad avviare e ultimare i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza del vecchio ponte del 1906. Inutile sottolineare come questa situazione abbia creato, e continui a creare, enormi disagi per la popolazione residente e per i mezzi pesanti che sono costretti a lunghe deviazioni».

Paola Pollini

«Chiediamo quindi a Regione Lombardia quali siano i tempi, i costi e i finanziamenti destinati alla ristrutturazione del vecchio ponte e se, nel frattempo, abbiano intenzione di sistemare ciò che non ha funzionato nell’ambito dell’entrata in funzione del secondo ponte, la cui mancata apertura potrebbe rappresentare un possibile sperpero di risorse pubbliche. Infine, vogliamo sapere come mai Il terzo ponte provvisorio è stato aperto nel maggio 2024, mentre il termine inizialmente previsto era giugno 2023? Queste opere, che impattano sulla quotidianità dei cittadini dovrebbero rappresentare la priorità per questa Giunta e per questo Governo, che invece spreca il suo tempo, e il nostro denaro, fantasticando di Ponti sullo Stretto di Messina» conclude Pollini.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.