Chirurghi plastici contro gli eccessi: da Salò un appello per la bellezza naturale

E' quello che arriva dai 300 chirurghi plastici che da giovedì 12 a domenica 15 settembre si sono ritrovati sul Garda per partecipare al congresso internazionale di chirurgia plastica BBF 2024.

Salò. Stop alle famigerate “labbra a canotto”, agli occhi da gatto e, in generale, agli eccessi di una pratica medica spregiudicata che finisce per stravolgere i lineamenti del paziente, con effetti a volte grotteschi. È un vero e proprio appello alla moderazione quello che arriva dai 300 chirurghi plastici che da giovedì 12 a domenica 15 Settembre si sono ritrovati a Salò (Brescia) per partecipare al congresso internazionale di chirurgia plastica BBF 2024.

Giunto alla 20esima edizione, il convegno promosso dal dottor Giovanni Botti, fondatore e Presidente onorario di AICPE (Associazione Italiana di Chirurgia Plastica ed Estetica) si è focalizzato quest’anno sulla chirurgia plastica facciale e sulle tecniche di ringiovanimento del volto.
Nei quattro giorni di incontri, conferenze e interventi in live surgery, specialisti provenienti da tutto il mondo hanno illustrato tecniche operatorie all’avanguardia e ribadito un approccio etico alla chirurgia, che rifiuta le esagerazioni nel rispetto della naturale evoluzione dei tessuti che accompagna la vita di ogni persona.
I chirurghi hanno dimostrato in particolare come il rilassamento e i cambiamenti di volume dei tessuti molli di viso e collo dovuti all’età possano essere contrastati efficacemente senza l’utilizzo di materiali sintetici, ristabilendo le proporzioni originarie di un volto.

convegno chirurgia plastica

«Può sembrare paradossale che siano proprio dei chirurghi plastici a scagliarsi contro certi eccessi, ma bisogna stare attenti a non confondere la medicina seria da tutte quelle pratiche, in primis le troppe “punturine”, che vengono svolte ormai con disinvoltura da personale poco qualificato – sottolinea la dottoressa Chiara Botti, docente di chirurgia plastica presso la scuole di specializzazione delle Università di Padova e Verona. – Non si tratta solamente di competenze ma anche dell’approccio etico che deve guidare ogni medico e la sua capacità di valutare di volta in volta non solo il come, ma se sia giusto o meno soddisfare certe richieste del paziente».

Le “punturine” non fanno male: verità o mito da sfatare?
Gli specialisti intervenuti all’evento gardesano hanno anche analizzato l’impatto sulla salute di alcune pratiche particolarmente diffuse, come l’iniezione di filler a base di acido ialuronico. Ad esprimere dubbi su tali pratiche è stato in particolare il dottor Dirk Richter, past president di ISAPS (Società Internazionale di Chirurgia Plastica Estetica), che ha sottolineato come all’acido sarebbe preferibile l’utilizzo di tessuti autologhi, come il grasso, per evitare danni a lungo termine.
Molto interessanti gli scenari futuri sul trattamento di tessuti danneggiati con cellule staminali derivate da quelle adipose. Una tecnica ancora in evoluzione che sembra garantire in prospettiva risultati sorprendenti. Le ultime novità in questo campo sono state presentate da Guy Magalon, professore emerito all’Università di Aix-Marseille.

convegno chirurgia plastica

I progressi della scuola italiana di chirurgia sono evidenziati anche dalla particolare tecnica di blefaroplastica perfezionata dalla dottoressa Chiara Botti. Una nuova metodologia operatoria che estende l’uso di soluzioni mini-invasive precedentemente riservate a soggetti giovani e dai tessuti tonici a pazienti di ogni età. La tecnica diventa determinante in caso di prevenzione e terapia dello scleral show, quando si verifica cioè la discesa del margine palpebrale inferiore, e garantisce un recupero post operatorio più breve, paragonabile a quello di un intervento eseguito in endoscopia.
I proventi delle iscrizioni al congresso  verranno devoluti a progetti di assistenza e associazioni di volontariato. Sono oltre 460.000 euro i fondi che in questi vent’anni hanno finanziato attività in Italia, Africa e Sud America.
BBF fa parte del programma formativo della clinica Villa Bella, che ogni anno consente a giovani specialisti in chirurgia plastica provenienti da diversi Paesi del mondo di iniziare una fellowship sotto l’egida di ISAPS, Società Internazionale di Chirurgia Plastica Estetica. Per l’Italia accedono al programma i medici specializzandi provenienti dall’Università Cattolica e dall’Università Campus Bio-Medico di Roma, e dagli atenei di Udine e Padova.

 

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