Dengue, chiesti alla Regione fondi per vaccini e disinfestazioni

La mozione è stata presentata dalla consigliera bresciana Miriam Cominelli: in Italia sono 25 le infezioni autoctone registrate, ovvero non contratte dopo un viaggio all'estero. Di queste, 14 sono avvenute nel Bresciano.

Lombardia. Vaccinazioni e disinfestazioni contro la Dengue, questi gli interventi urgenti chiesti alla Regione Lombardia da una mozione presentata mercoledì 25 settembre.
”L’Oms stima che nel mondo ci siano tra i 100 e i 400 milioni di infezioni da Dengue all’anno, con un recente incremento dei casi”, ha dichiarato la consigliera bresciana Miriam Cominelli, firmataria della mozione. “Nel 2024 in Italia ci sono stati 425 casi accertati, 25 infezioni autoctone (ovvero non contratte all’estero): di queste, 14 sono state rilevate nel Bresciano”.

Quella causata dalla Dengue è una patologia spesso asintomatica, ma può causare debolezza e altri sintomi. Inoltre tende a colpire in maniera più seria alla seconda infezione, per questo motivo il vaccino è consigliato a chi ha già contratto la malattia.
In Lombardia le vaccinazioni sono disponibili per i pazienti con dengue autoctono e in caso di focolai epidemici. Solo in questo caso sono gratuite, mentre per le viaggiatrici e i viaggiatori a rischio che vogliono premunirsi costano 100 euro.

“E’ necessario fare di più, è dimostrato che le vaccinazioni riducono del 90% il rischio di ospedalizzazione. Per questo chiediamo che in Lombardia sia garantita un’adeguata disponibilità delle dosi e ne sia ridotto il prezzo”, prosegue Cominelli. “E’ necessario lanciare una seria campagna di sensibilizzazione, che la Regione ha annunciato ma mai avviato. Essenziali inoltre le disinfestazioni, chiediamo alla Regione di destinare fondi ai Comuni per gli interventi di disinfestazione e la distribuzione di pastiglie anti-uova a prezzo calmierato”.

➤ Che cos’è la Dengue
– è una malattia con sintomi simil-influenzali
– è asintomatica nell’80% dei casi
– è tipica dei climi tropicali e subtropicali a cui sembra che il Bresciano assomigli sempre di più, tra “stagioni monsoniche” e ondate di caldo.
– Il virus si trasmette attraverso la puntura di due tipi di zanzare (Aedes aegypti e Aedes albopictus, anche nota come ‘zanzara tigre’).
– Non esiste la trasmissione diretta da persona a persona (cosa che invece è possibile con il Covid-19).
– Altre modalità di contagio (molto rare) sono: dalla madre in gravidanza al neonato o alla neonata; con trasfusioni di sangue infetto; con trapianto di organi infettati.

➤ Quali sono i sintomi
– mal di testa o dolore dietro agli occhi
– pelle infiammata, con piccole macchie bianche su sfondo rosso
– febbre (se alta o persistente consultare un medico)
– dolori muscolari o articolari (tendenzialmente legato alla febbre)
– spossatezza (tendenzialmente legato alla febbre)
– pallore (tendenzialmente legato alla febbre)
– vomito o nausea (tendenzialmente legato alla febbre)
– dolori addominali (tendenzialmente legato alla febbre)

➤ Cosa fare per contrastare la diffusione
– non abbandonare contenitori nei quali possa raccogliersi acqua piovana ed evitare qualsiasi raccolta d’acqua stagnante anche temporanea
 non versare acqua nei tombini
– tenere sgombri i cortili e le aree aperte da erbacce, sterpi e rifiuti
 installare zanzariere su porte e finestre
– preferire i prodotti larvicidi (efficaci sul medio e lungo periodo) a quelli adulticidi (efficaci solo nel breve periodo). Non solo, i trattamenti larvicidi con il tempo possono generare una resistenza nelle zanzare, per questo motivo sono da utilizzare solo in caso di emergenza
 evitare inutili allarmismi
– per maggiori informazioni consultare la pagina web dedicata alla zanzara tigre sul sito del Comune di Brescia.