Omicidio Bozzoli, il nipote Giacomo condannato all’ergastolo

L'omicidio avvenne l'8 ottobre 2015 nella fonderia di Marcheno. Dopo una lunga camera di consiglio la corte presieduta dal giudice Roberto Spanò si è pronunciata per la colpevolezza.

Brescia. Giacomo Bozzoli è stato condannato in primo grado all’ergastolo per omicidio volontario. La corte d’Assise di Brescia, accettando le richieste dei pubblici ministeri, ha riconosciuto il giovane colpevole dell’assassinio dello zio Mario Bozzoli avvenuto l’8 ottobre 2015 nella fonderia di famiglia a Marcheno.
Dopo una lunga camera di consiglio, iniziata nel primo pomeriggio di giovedì 29 e terminata venerdì 30 settembre, la corte presieduta dal giudice Roberto Spanò si è pronunciata per la colpevolezza.
E’ stata anche disposta la trasmissione degli atti in Procura per l’accusa di concorso in omicidio e distruzione di cadavere a carico di Oscar Maggi, e di favoreggiamento personale per il senegalese Abu, oltre che di falsa testimonianza per il fratello del condannato, Alex Bozzoli. Agli atti anche le intercettazioni in cui, nell’ottobre 2015 , cercano di contattare Ghirardini per accordarsi affinché tutti diano agli investigatori la stessa versione. La difesa aveva invece chiesto l’assoluzione per assenza di prove.

In aula, alla lettura della sentenza era presente anche Irene Zubani, la moglie dell’imprenditore scomparso. La donna ha abbracciato gli avvocati di parte civile. «Da sette anni- ha commentato- aspettavo una risposta, devo ancora realizzare l’accaduto. Giusto che chi ha sbagliato paghi. Io felice? Non si può essere felici in questi momenti, rimane un profondo senso di amarezza: mio marito comunque non ritorna».

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