Femminicidio di Castegnato, ergastolo per Ezio Galesi

Brescia. E’ stato condannato all’ergastolo Ezio Galesi, il 59enne che, nell’ottobre del 2021 uccise a martellate la ex fidanzata, Elena Casanova, 49 anni, massacrata davanti alla propria abitazione a Castegnato, nel bresciano. Come richiesto dalla pubblica accusa all’uomo è stata comminata, in primo grado, la pena più severa. L’imputato non era presente al momento della lettura della sentenza. In aula c’erano invece l’anziana madre di Elena e la figlia della donna, le quali, attraverso il proprio legale di parte civile, hanno chiesto un risarcimento di 200mila euro a testa.

Come ricostruito dagli inquirenti, Galesi avrebbe maturato il delitto “solamente” dopo un incontro casuale all’Obi con la donna, con cui aveva chiuso la relazione mesi prima. Dopo averla vista, sorridente, come ha detto l’imputato, nel negozio, avrebbe maturato l’idea di ucciderla. E’ quindi andato a casa, ha prelevato un martello ed ha atteso la ex compagna (con cui aveva anche convissuto per un breve periodo durante il lockdown) sotto l’abitazione.

Quando Elena è arrivata con l’auto, il 59enne ha dapprima sfondato il finestrino dell’auto, quindi l’ha colpita 16 volte con l’attrezzo, lasciandola agonizzante in un lago di sangue. Galesi si è poi fermato accanto al luogo del delitto e ha atteso l’arrivo delle forze dell’ordine, fumando una sigaretta. Al primo interrogatorio dopo l’omicidio il 59enne aveva dichiarato: «In quel momento la volevo uccidere. C’erano dei sentimenti, anzi no, ritratto e non voglio rispondere a questa domanda. È stato un raptus».

Da quanto emerso durante le indagini, la vittima nutriva paura nei confronti dell’ex fidanzato, tanto da avere confidato ad un’amica, poco prima del delitto di temere per la sua vita e, all’attuale compagno, di avere paura che Galesi le bruciasse la casa.