Omicidio Diva Borin, altra assoluzione per il badante Salvatore Spina

L'uomo, assolto con formula piena in primo grado, stavolta deve accontentarsi di una formula dubitativa. Era stato lui a trovare l'anziana priva di vita su una poltrona del suo appartamento di Urago Mella il 2 marzo 2019.

Brescia. Per Salvatore Spina, il badante e factorum di 40 anni, siciliano d’origine, accusato dell’omicidio dell’86enne Diva Borin, la Corte d’Assise d’Appello di Brescia ha confermato la sentenza di assoluzione del processo di primo grado, sia pure stavolta con formula dubitativa.
Al termine del primo grado di giudizio, avvenuto con il rito abbreviato, Spina era stato assolto per non avere commesso il fatto.
La Procura generale, che aveva impugnato l’assoluzioneha chiesto per l’uomo la condanna a 14 anni di reclusione.
La signora era stata trovata priva di vita dallo stesso Spina su una poltrona del suo appartamento di Urago Mella a mezzogiorno del 2 marzo 2019 e l’uomo era stato accusato di averla strangolata con un foulard dopo aver scoperto di essere stato estromesso dall’eredità.