Brescia, dirigente senza titoli: la Corte dei Conti fissa i risarcimenti

La vicenda riguarda Marco Colosio sul cui incarico sono stati presentati, nel corso degli anni, diversi esposti. Assolti gli ex sindaci Adriano Paroli ed Emilio Del Bono.

Brescia. Fissato dalla Corte dei Conti, con sentenza definitiva, il risarcimento per danno erariale relativo all’assunzione “irregolare” di Marco Colosio, dirigente del Comune di Brescia. Il lavoratore, secondo diversi esposti, «pur essendo privo del titolo di laurea, ricopriva incarichi dirigenziali presso il Comune di Brescia». Un ruolo che era finito sotto accusa più volte, anche dopo il rinnovo dell’incarico, nonostante un’interrogazione scritta, risalente al 2018, presentata da alcuni consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle.
Nel 2019, un altro esposto, anonimo, segnalava, come riporta Bresciaoggi, il presunto reato di falsa attestazione della presenza in servizio presso la Prefettura di Brescia.

La Corte dei Conti si è espressa condannando Domenico Paterlini, Graziella Venturi, Marcella Gritti, Maria Girelli, Carmine Battista e Domenico Siciliano, amministratori e funzionari del Comune di Travagliato (dove Colosio aveva lavorato in amministrazione), al pagamento, in favore del Comune di Brescia, della somma di 25.000 euro per ciascuno, e Silvano Franzoni al pagamento, in favore del Comune di Brescia, di 10 mila euro.
Assolti invece gli ex sindaci del Comune di Brescia Adriano Paroli ed Emilio Del Bono, e gli ex funzionari Danilo Maiocchi, Alessandro Triboldi, Alessandro Beltrami e Giandomenico Brambille, accusati di danno «diretto» e danno da omessa denuncia e omesso ricorso all’autotutela.

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