Brescia: ammazzò di botte un ragazzo marocchino, condannato a 12 anni

Yassine Ezzabir, 25 anni, fu massacrato un anno e mezzo fa. Fu colpito da calci, pugni, sassate e bottigliate in uno stabile abbandonato; riuscì a trascinarsi fuori per chiedere aiuto, ma morì poche ore dopo in ospedale.

Brescia. Si è concluso il processo in appello per la morte del 25enne Yassine Ezzabir, un giovane senzatetto di origini marocchine. Nel marzo 2023 fu massacrato in uno stabile abbandonato in zona BresciaDue, tra via Elba e via Creta.
Ezzabir fu colpito con calci, pugni, sassate e bottigliate: riuscì a trascinarsi fino a un parcheggio di via Creta, dove chiese aiuto ai passanti. Fu soccorso dai sanitari del 112, ma spirò poche ore dopo nelle stanze del Civile.
Per l’omicidio fu fermato Mire Habile, 27enne di origini somale che fu fermato poco distante con i vestiti ancora insanguinati. Inizialmente negò di essere coinvolto, ma poi ammise la sua colpevolezza.
A novembre è stato condannato in primo grado a 13 anni e 4 mesi, poi è iniziato il processo d’Appello. La Procura di Brescia ha chiesto la conferma della pena, mentre gli avvocati difensori hanno domandato la trasformazione del reato in omicidio preterintenzionale. La Corte ha deciso di concedere uno sconto di pena di un 1 e 4 mesi, Mire Habile dovrà scontare 12 anni in carcere.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.