Omicidio Nuvolento, il corpo della vittima ancora all’obitorio

Non è ancora stato chiesto da nessuno dei familiari il nulla osta per la sepoltura di Romano Fagoni, il 60enne ucciso con sei fendenti alla gola dalla moglie Raffaella Ragnoli lo scorso 29 gennaio nell'abitazione di via Carlina.

Nuvolento. Non è ancora stato chiesto da nessuno dei familiari il nulla osta per la sepoltura di Romano Fagoni, il 60enne ucciso con sei fendenti alla gola dalla moglie Raffaella Ragnoli lo scorso 29 gennaio nell’abitazione di via Carlina a Nuvolento, nel bresciano.
Nè i figli della coppia, una ragazza di 26 anni e il 15enne che ha assistito al delitto, chiamando per primo i soccorsi, nè altri parenti dell’uomo hanno ancora inoltrato richiesta ufficiale per poter eventualmente officiare i funerali.

Il contesto in cui sarebbe maturato il terribile delitto, sarebbe quello formato da una coppia di coniugi, sposati da 30 anni, in cui le liti e le recriminazioni, e forse anche le violenze verbali, ma non solo, stando al racconto della donna, 57 anni, casalinga che lavorava saltuariamente come colf, erano all’ordine del giorno.
E l’aggressione letale al marito sarebbe avvenuta in un clima di esasperazione acuito anche dal recente ricovero per infarto del 60enne.
E proprio attorno alle sue condizioni di salute ed i comportamenti tenuti da Fagoni sarebbe scaturita l’ultima e fatale discussione all’apice della quale, Ragnoli, percependo, così raccontato al Gip nell’udienza preliminare, una situazione di pericolo per il figlio 15enne, che sarebbe stato minacciato dal padre con un coltellino, ha afferrato una lama e colpito sei volte al collo il marito, uccidendolo.

La figlia maggiorenne di Romano Fagoni e Raffaella Ragnoli sembra avesse lasciato casa anche a motivo dei contrasti con il padre, andando a vivere a Gardone Riviera.
Un distacco che la madre aveva vissuto con sofferenza, rimanendo a vivere con l’uomo ed il figlio adolescente, studente modello e unico rimasto tra le mura domestiche come testimone delle discussioni familiari quotidiane.

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