Proteste e scioperi a Brescia Trasporti. Le Rsu escluse dal tavolo di confronto

Invitati invece Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Faisa. Gli autisti delle rappresentanze sindacali hanno manifestato sotto la sede di Confindustria, dove si è tenuto l'incontro.

Brescia. “Nessuna trattativa sulla nostra pelle” e “scioperare è un diritto, pagare dignitosamente lavoratrici e lavoratori è un dovere” si legge sugli striscioni esposti lunedì mattina dai sindacati Cobas Trasporti e Or.S.A davanti alla sede di Confindustria Brescia, dove si stava tenendo un incontro tra l’azienda Brescia Trasporti e le segreterie di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Faisa di categoria. Si tratta di un tavolo di confronto concesso dopo gli scioperi e le proteste degli ultimi mesi, che però ha visto escluse proprio le Rsu aziendali protagoniste di quelle lotte.
“Quello di escludere le Rsu è un atto grave, oltre che un ennesimo schiaffo alla democrazia sindacale” affermano il delegato dei Cobas a Brescia Trasporti Francesco Billone e il segretario provinciale dell’ Or.s.a Fabio Simone. I due hanno partecipato insieme ad alcuni autisti dell’azienda a un presidio di protesta all’esterno della sede degli industriali, chiedendo “che non si tratti sulla testa di chi lavora”.
I sindacati di base hanno anche ricordato che il prossimo 15 dicembre è previsto uno sciopero nazionale di 24 ore di tutto il trasporto pubblico locale. La mobilitazione è stata promossa dal sindacalismo di base ed era stata rimandata a causa della precettazione imposta dal ministro Salvini. “Sarà l’occasione per protestare contro l’attacco alla democrazia sindacale“, dicono da Cobas Trasporti. “Scioperare è un diritto, pagare dignitosamente un dovere”.

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