Ucraina: “L’Ue deve costruire un sistema di sicurezza per tutti gli europei”

Lo dicono Cgil, Cisl, Uil, Arci, Acli, Anpi, Auser, Ada, Anteas, Comunità di Sant’Egidio della Lombardia condannando in modo fermo l’aggressione militare.

Cgil, Cisl, Uil, Arci, Acli, Anpi, Auser, Ada, Anteas, Comunità di Sant’Egidio della Lombardia condannano “in modo fermo l’aggressione militare iniziata contro l’Ucraina da parte della Federazione Russa”, si legge in una nota. “Non è mai la guerra la soluzione, anzi la violenza devastante della stessa ricadrà sempre e soprattutto sulle popolazioni civili”.
“La soluzione sta nella diplomazia e dunque nel dialogo”, si legge nel comunicato. “Per questo motivo chiediamo a tutte le realtà della società civile di mobilitarsi per spingere le istituzioni internazionali, e in particolare l’Italia e l’Unione Europea, ad ottenere una cessazione degli scontri in atto e il ritiro delle forze russe da tutto il territorio ucraino, a ripristinare gli accordi d Minsk, ad avviare trattative che risolvano i conflitti tra Stati nel rispetto del diritto internazionale tramite la diplomazia, il dialogo e la cooperazione”.
“Un ruolo centrale nella mediazione ai conflitti”, conclude il documento, “deve averlo l’Unione Europea acquistando quella dimensione di Europa dei Cittadini capace di andare oltre le frammentazioni nazionali odierne e risolutiva nel costruire un sistema di sicurezza di tutte e di tutti”.

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