Judo, Ezio Gamba lascia Putin e si candida alla guida della Federazione azzurra

Il campione bresciano, 65 anni, si è dimesso da coordinatore tecnico delle nazionali russe per candidarsi alla presidenza della Fijlkam. Nel 2016 ha ricevuto la cittadinanza per meriti sportivi dalle mani di Vladimir Putin, di cui è stato maestro personale di judo.

Brescia. Da Mosca ’80 alla nazionale russa, con le lezioni sul tatami a Vladimir Putin e la cittadinanza onoraria concessa dal presidente in persona: ma ora Ezio Gamba, medaglia d’oro nel judo alle Olimpiadi moscovite e argento a Los Angeles ’84, si dice pronto a tornare in Italia per guidare il judo azzurro.
Gamba, bresciano, 65 anni, vera icona del suo sport tanto da essere entrato nella Hall of fame del judo,
si è dimesso da coordinatore tecnico delle nazionali russe per candidarsi alla presidenza della Fijlkam, la federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali, come riferisce l‘Ansa.

«Mi sento completamente rigenerato e pronto ad una nuova avventura- dice Gamba in una lettera agli ambienti Fijlkam, nella quale parla della sua lotta con la malattia di quattro anni fa come – la prova più difficile» definendosi «l’uomo giusto» per la federazione italiana.
La federjudo andrà al voto a conclusione del quadriennio olimpico, dopo un’edizione dei Giochi in chiaroscuro, con la luce dell’oro di Alice Bellandi, abbracciata a Parigi dalla premier Giorgia Meloni.

Ezio Gamba -Putin

L’attuale presidente, Domenico Falcone, sta chiudendo il suo secondo mandato e per lui non si porrebbe l’ostacolo (parziale, per altro), del limite ai tre mandati che è motivo di scontro tra il presidente Coni e la maggioranza della premier.
Già una leggenda nelle arti marziali, negli ultimi anni la notorietà di Gamba è stata rilanciata anche dalla scelta di lavorare in Russia, dove si è trasferito nel 2009 e dove nel 2016 ha ricevuto la cittadinanza per meriti sportivi dalle mani di Vladimir Putin, di cui è stato maestro personale di judo.
Sotto la guida dell’olimpionico azzurro, ai Giochi di Londra 2012 i russi per la prima volta hanno vinto tre ori olimpico sul tatami. Poi, la guerra in Ucraina ha acceso i riflettori sulla sua presenza in Russia. Lui stesso nel 2022 si è dimesso da segretario generale dell’Eju, l’Unione Europea Judo.
«Non posso accettare di rimanere immobile di fronte alle attuali tragiche vicende – dichiarò – Non posso continuare a comportarmi come se niente stesse accadendo, ma allo stesso tempo non posso accettare nemmeno che il mondo del judo si possa dividere».

In una lettera che invierà ora agli ambienti della federazione italiana per spiegare la sua candidatura Gamba afferma: «Sono certo di essere la persona giusta, capace di prendersi la responsabilità che la direzione e la gestione di una federazione così importante richiedono».
«Confido pertanto – afferma l’olimpionico bresciano – nel supporto di tutti coloro che pensano che sia il momento opportuno per intraprendere insieme a me questo percorso, con il contributo di nuove idee e competenze diversificate». «Il judo e questa federazione mi hanno dato tanto – conclude Gamba – e ora, insieme a voi, è giunto il momento di ricambiare. Costruiamo insieme il nostro futuro».

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