Matteotti e Mussolini: vite parallele. Lunedì Mimmo Franzinelli a Palazzo Martinengo

Un testo documentato e avvincente, che si leva al di sopra dei cliché sulla tragica fine del deputato socialista e dal quale emergono le variegate sfaccettature della personalità di Giacomo Matteotti, un politico che guardava all'avvenire e il cui insegnamento conserva aspetti di persistente attualità.

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copertina libro matteotti e mussolini

Brescia. Lunedì 20 maggio, alle ore 18,00, alla Sala del Camino, di Palazzo Martinengo delle Palle, in via San Martino della Battaglia nr. 18 a Brescia si terrà la presentazione del libro dello storico bresciano Mimmo Franzinelli: “Matteotti e Mussolini”. Vite parallele. Dal socialismo al delitto politico. – Mondadori, 2024 –
Discutono con l’autore: Gianfranco Porta, Storico. Claudia Baldoli, Università degli Studi di Milano.
A un secolo dal delitto Matteotti, il ricordo del deputato socialista rischia di rimanere confinato alle terribili modalità della sua morte, che hanno fatto di lui un’icona del martirio. A ciò si è aggiunta l’evocazione di una poco convincente pista affaristica sulle ragioni dell’omicidio, che in realtà fu la risposta di Mussolini all’intollerabile sfida di quel tenace e inflessibile avversario che in Parlamento lo contrastava efficacemente.
È dunque rimasto trascurato e poco conosciuto il vero Matteotti: il politico animato da un intransigente progetto riformista, il coerente assertore di una lungimirante visione internazionalista, il leader che si espone anche per i tanti compagni defilatisi quando la lotta diviene senza risparmio di colpi.

giacomo matteotti

Questo libro, frutto di una lunga ricerca su documentazione d’epoca, ricostruisce fin nei dettagli la figura di Giacomo Matteotti nella dimensione famigliare, nell’affermazione sulla scena nazionale quale implacabile oppositore dell’illegalismo fascista e – prima ancora – del massimalismo socialista. Ma non solo. In parallelo, quasi in un gioco di specchi, il volume illustra i significativi intrecci personali e politici con l’itinerario di Benito Mussolini, dall’iniziale collocazione in area socialista e dalle comuni pulsioni antimilitariste, e poi nelle diversificazioni dinanzi alla Grande Guerra, con una contrapposizione costante e irreversibile sino al tragico epilogo.
La ricostruzione di Franzinelli va ben oltre l’arco temporale della vita di Matteotti: segue infatti le tracce degli assassini, approfondisce personalità e ruolo di esecutori e complici, individua i solerti depistatori ed esamina la (momentanea) disgregazione del blocco mussoliniano provocata dallo sdegno per il delitto, spiega le modalità di superamento della più grave crisi politica del Ventennio, svela le mistificazioni del processo alla «Ceka del Viminale» e porta alla luce il persistente legame tra il duce e il gruppo criminale cui commissionò l’eliminazione di quel suo nemico giurato.

giacomo matteotti
Il ritrovamento del cadavere di Giacomo Matteotti. Fiano (Roma) 16 agosto 1924.

Un testo documentato e avvincente, che si leva al di sopra dei cliché sulla tragica fine del deputato socialista e dal quale emergono le variegate sfaccettature della personalità di Giacomo Matteotti, un politico che guardava all’avvenire e il cui insegnamento conserva aspetti di persistente attualità.
Evento promosso da Fondazione Clementina Calzari Trebeschi, Fondazione Luigi Micheletti, Casa della Memoria.
Ingresso libero.

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