Processo Toffaloni, il Tribunale: «Sacrificio temporale per non vanificare indagini»

Al termine dell'udienza di giovedì in cui è stata accolta la nullità della notifica per un difetto nell’elezione del domicilio presso un difensore, il Tribunale dei Minori ha emesso una nota esplicativa.

Brescia. Al termine dell’udienza fissata per la strage di Piazza della Loggia, in cui è imputato Marco Toffaloni, ritenuto uno degli esecutori materiali dell’attentato del 28 maggio 1974, in apertura della quale è stata dichiarata la nullità della notifica per un difetto nell’elezione del domicilio presso un difensore, la presidente del Tribunale dei minori, Cristina Maggia, ha diffuso una nota per chiarire le ragioni del ritorno all’udienza preliminare.

«All’udienza – scrive il Tribunale bresciano – la difesa dell’imputato Toffaloni ha riproposto un’eccezione processuale che aveva già sollevato all’udienza preliminare dello scorso aprile, in relazione alla nullità della notifica all’imputato dell’avviso di fissazione dell’udienza preliminare. II Gup aveva respinto l’eccezione con parere conforme del Pm. Le difese delle persone offese, attraverso una memoria depositata nelle settimane scorse, hanno evidenziato la delicatezza e la insidiosità dell’eccezione, che, ove fondata, avrebbe potuto vanificare il lavoro processuale che attende il tribunale nel dibattimento che ora si dovrebbe celebrare (numerose udienze, esame di molti testimoni)».

Il Pm, «che all’udienza preliminare si era opposto all’ accoglimento dell’eccezione – continua la nota-, ha mutato posizione e “si è rimesso alla decisione del tribunale”, in sostanza segnalando i rischi per il processo connessi alla questione processuale in oggetto e la necessità di avviarlo in condizioni di “sicurezza” per la sua futura tenuta in eventuali successivi gradi di giudizio. II tribunale, in definitiva condividendo la concorde impostazione di tutte le parti, ha ritenuto prudentemente di accogliere l’eccezione. Ciò comporta che a breve sarà fissata nuova udienza preliminare e il processo subirà un “ritardo” di pochi mesi; un sacrificio temporale tutto sommato modesto che vale la pena di fare tenuto conto dell’importanza del processo e della pluriennale durata delle indagini preliminari».

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.