Strage di Piazza Loggia: Roberto Zorzi a giudizio, il processo inizia il 29 febbraio

Il neofascista veronese, ora 70enne, risiede negli Stati Uniti e non si è presentato al processo. L'accusa è di aver posizionato materialmente la bomba che uccise 8 persone e ne ferì 102.

Brescia. Lunedì mattina l’udienza preliminare nei confronti di Roberto Zorzi si è conclusa con il rinvio a giudizio dell’imputato. In base a quanto deciso dalla giudice Francesca Grassani, il 70enne veronese comparirà davanti alla Corte d’assise della prima sezione penale il 29 febbraio 2024. L’accusa è di concorso nella strage di piazza della Loggia del 28 maggio 1974. S
L’ipotesi formulata dal procuratore aggiunto Silvio Bonfigli e della sostituta Caty Bressanelli è che l’imputato abbia avuto un ruolo esecutivo nell’attentato. Insieme a Marco Toffaloni, all’epoca dei fatti 16enne, avrebbe posizionato l’ordigno che uccise 8 persone e ne ferì 102.
Le indagini coinvolsero Zorzi già nelle prime ore dopo all’attentato, fu arrestato e rimase 16 ore in cella di sicurezza, per poi essere rilasciato. All’epoca la difesa presentò un alibi, la figlia del proprietario di un bar alla stazione dei bus di Verona affermò di averlo visto quella mattina. Interrogata nuovamente anni dopo, nel 2015, la testimone disse di non essere in grado di ricordare chiaramente di aver visto il sospettato. Un’altra testimone chiave dell’inchiesta, disse anni dopo di aver sentito Zorzi in una pizzeria molto popolare in ambienti neofascisti parlare di un attentato a Brescia.
Dell’udienza di lunedì si era discusso recentemente per via della controversa assenza del Governo tra le parti civili del processo. Il motivo era il ritardo nella richiesta di costituzione in giudizio, ma proprio la giudice Grassani era intervenuta riammettendo il Governo. Lunedì Zorzi non si è presentato in aula, è stato rappresentato dai suoi legali come in molte altre occasioni. Da anni vive infatti negli Stati Uniti, nello stato di Washington, dove è titolare di un allevamento di dobermann chiamato “il Littorio“.