Il 50esimo anniversario della Strage. Mattarella: «L’Italia intera abbraccia Brescia»

La commemorazione dell'attentato neofascista a mezzo secolo dalla bomba che uccise 9 persone e ne ferì 104. Gli interventi del capo dello Stato, della sindaca, di Manlio Milani e di Maurizio Landini.

Strage di Piazza Loggia 28 maggio 2024 il presidente Mattarella
Strage di Piazza Loggia 28 maggio 2024

Brescia. Alle 10.12 del 28 maggio del 1974 l’orologio di piazza della Loggia si fermò. Una bomba neofascista nascosta in un cestino scoppiò, uccidendo 9 persone e ferendone altre 104. L’esplosione, avvenuta al passaggio di una manifestazione antifascista convocata dai sindacati, colpì non solo Brescia, ma l’Italia intera. Il Paese iniziava a vivere una lunga stagione eversiva.

Strage di piazza Loggia 28 maggio 2024 - Fiom
Strage di piazza Loggia 28 maggio 2024 - Fiom

Nella mattinata di questo 28 maggio, mezzo secolo dopo, Brescia ha fatto memoria di quel tragico attentato, la cui pagina giudiziaria non è ancora stata chiusa. A 50 anni di distanza non tutti i responsabili della strage hanno un nome.
Alla stessa ora di 50 anni fa, anche questo martedì mattina i rintocchi della campana in Piazza Loggia hanno ricordato le vittime: Giulietta Banzi Bazoli di 34 anni; Livia Bottardi Milani di 31 anni; Euplo Natali di 69 anni; Luigi Pinto di 25 anni; Bartolomeo Talenti di 56 anni; Alberto Trebeschi di 37 anni; Clementina Calzari Trebeschi di 31 anni; Vittorio Zambarda di 60 anni.

50° Strage di Piazza Loggia 28 maggio 2024
Strage di Piazza Loggia 28 maggio 2024 Maurizio Landini

Dopo la messa al cimitero Vantiniano, è iniziato alle 8.30 il tradizionale omaggio delle delegazioni alla Stele di piazza Loggia, coordinato da don Fabio Corazzina. Subito dopo ha preso il via la commemorazione ufficiale organizzata da Cgil, Cisl e Uil con gli interventi dalla piazza di Silvia Peroni, figlia di Redento Peroni ferito nella strage, e di due studentesse del Liceo Enrico Fermi di Salò.
In conclusione il discorso di Maurizio Landini: “Il ricordo di chi è stato ucciso ci deve impegnare ad affermare e difendere i valori della nostra Costituzione“, ha detto il segretario generale della Cgil. “Ancor di più in un momento come questo, perché c’è addirittura chi tenta di metterla in discussione e di cambiarla. E’ invece il momento di affermare che c’è bisogno del massimo di unità del nostro Paese, attorno ai principi e ai valori della Costituzione”.

50° strage di piazza Loggia corteo antagonisti
50à strage di piazza Loggia Roberto Salis

Poco dopo ha raggiunto la piazza anche il corteo delle realtà palestinesi e dei movimenti antagonisti. Alcune centinaia di persone, partite alle 9.00 dalla metro di San Faustino, si sono unite al grande assembramento in centro città. “Cinquant’anni fa 9 compagne e compagni furono uccisi da una bomba fascista, di Stato e della Nato“, hanno dichiarato dall’associazione Diritti per Tutti. “Per noi era indispensabile essere in piazza questa mattina, perché la storia di Piazza della Loggia è la nostra storia”. Diversi slogan anche per denunciare il genocidio della popolazione palestinese da parte dello stato di Israele. Tra gli interventi anche quello di Roberto Salis, padre di Ilaria. Ad accoglierlo un lunghissimo applauso.

Strage di Piazza Loggia 28 maggio 2024
50° strage di piazza Loggia Mattarella al Grande

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato a Brescia nella seconda parte della mattinata, recando l’omaggio floreale dello Stato. Si è soffermato in silenzio davanti alla Stele, dopodiché si è spostato al Teatro Grande per incontrare i familiari e prendere parte alla cerimonia commemorativa trasmessa in diretta su Rai 1. Il suo ingresso è stato accolto da lunghi applausi e dall’Inno di Mameli, con esecuzione corale dal vivo e al pianoforte. Mattarella ha quindi seguito la prima proiezione del video 10′ e 12″.

50° Strage di Piazza Loggia 28 maggio 2024
50° Strage di Piazza Loggia 28 maggio 2024

La sindaca Laura Castelletti, nel suo discorso al Teatro Grande, ha sottolineato come la “presenza del presidente Mattarella sia un segno di vicinanza e un onore. Il video riapre una della pagine più buie della nostra democrazia”.
La prima cittadina ha poi portato un suo ricordo personale di quella terribile giornata: “Nella mia mente ricordo ogni dettaglio”, ha detto Castelletti: “Mio padre mi portò in piazza dopo lo scoppio della bomba, ero studentessa alle medie“.
“In questi 50 anni si è cercato di fare giustizia, almeno processuale, e per questo motivo sono importanti le sentenze recenti. Il senso di responsabilità ha fatto da spartiacque nella gestione della citta, città che sa essere unita, che guarda al futuro con impegno e determinazione. Brescia non dimentica e non dimenticherà”, ha concluso Castelletti, “chiederà verità e giustizia finché non le avrà ottenute”.

Strage di Piazza Loggia 28 maggio 2024
50° Strage di Piazza Loggia 28 maggio 2024

A seguire l’intervento di Manlio Milani, presidente della Casa della Memoria, che si è rivolto alla platea affermando che “I 9 caduti e gli oltre 100 feriti non sono persone capitate nel posto sbagliato al momento sbagliato: sono uomini e donne che, consapevolmente, stavano partecipando ad una manifestazione per affermare i valori costituzionali dell’antifascismo e della democrazia”.
Milani ha voluto ricordare la “reazione composta della comunità bresciana,  che nei giorni successivi seppe gestire la convivenza democratica, salvaguardando le istituzioni”.
Fu dai funerali che nacque la ricerca della verità, una verità perseguita per 50 anni sia in sede processuale che storica”, ha rimarcato Milani, marito di Livia Bottardi, una delle vittime.
Questa ricerca è stata rallentata “da coloro che hanno agito per occultare le responsabilità e da altri insuperabili ostacoli. Il cammino quindi non è concluso”. Al termine del suo discorso ha abbracciato Mattarella, che ha poi preso la parola scandendo, uno per uno, i nomi delle vittime.

50° Strage di Piazza Loggia 28 maggio 2024
50° Strage di Piazza Loggia 28 maggio 2024

“L’attentato di Brescia è stato un tragico, barbaro atto di terrorismo”, ha detto il presidente della Repubblica, “i legami d’affetto lacerati, il dolore dei familiari, alcuni dei quali nel frattempo sono scomparsi”.
Con quella bomba si volevano fermare le conquiste sociali e politiche e provocare un clima di disordine, paura e sfiducia nelle istituzioni democratiche”. Ha continuato il capo dello Stato. “Attendiamo con paziente fiducia, perché la verità è un pilone della democrazia. La definizione stragi di Stato sollecita una riflessione diversa, perché lo Stato democratico non si identifica con corrotti o infiltrati. Allo Stato appartengono le pubbliche istituzioni che hanno resistito, i cittadini, i partiti, le forze dell’ordine, i magistrati”.
“L’intera Italia”, ha concluso, “abbraccia Brescia. I suoi morti non verranno dimenticati”.

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