Processo a Marco Toffaloni, in aula il “super teste” Gianpaolo Stimamiglio

L'uomo avrebbe raccolto le parole di Marco Toffaloni, ritenuto uno dei presunti autori materiali dell'attentato di 50 anni fa, il quale avrebbe ammesso «So sta mì».

Brescia. E’ atteso per l’udienza fissata questo giovedì 18 luglio al Tribunale dei Minorenni di Brescia il “super teste” della strage di Piazza della Loggia, avvenuta il 28 maggio del 1974, Gianpaolo Stimamiglio, chiamato a depositare le proprie verità nel processo intentato contro uno dei presunti autori materiali dell’attentato di matrice neofascista, Marco Toffaloni, all’epoca dei fatti minorenne. 
L’altra persona sarebbe Roberto Zorzi, all’epoca maggiorenne, il quale ora vive negli Stati Uniti dove gestisce un allevamento di dobermann.

Stimamiglio avrebbe raccolto le parole di Toffaloni, in dialetto veneto, in cui avrebbe ammesso le proprie responsabilità.
«So sta mì» avrebbe detto in dialetto veneto “Tomatoen”, così come era soprannominato il giovane ordinovista. Stimamiglio verrà sentito anche sui rapporti tra Toffaloni e gli esponenti della estrema destra bresciana.

 

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